In occasione della celebrazione del Giorno della Memoria 2022, il Circolo Culturale Bellunese, con la collaborazione di Isbrec, Circolo Cultura e Stampa Bellunese, e Fondazione “Società Bellunese”, vi invita al concerto
Olivier Messiaen (1908 – 1992)
Quatuor pour la fin du Temps
en hommage à l’Ange de L’Apocalypse, qui lève la main
vers le ciel en disant: «Il n’y aura plus de Temps»
(Stalag VIII A. Görlitz, Silésie. En janvier, 1941)
Edizioni Durand, Paris
1. Liturgie de Cristal
2. Vocalise, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps
3. Abîme des oiseaux
4. Intermède
5. Louange à l’Éternité de Jésus
6. Danse de la fureur, pour les sept trompettes
7. Fouillis d’arcs-en-ciel, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps
8. Louange à l’Immortalité de Jésus
Sandro Cappelletto
drammaturgia e voce narrante
Ex Novo Ensemble
Davide Teodoro (clarinetto)
Carlo Lazari (violino)
Carlo Teodoro (violoncello)
Aldo Orvieto (pianoforte)
Giovedì 27 gennaio 2022 ore 20.30
Belluno – Teatro Comunale
Ingresso: Interi € 20 – Soci € 15 – Studenti € 5
Solo su prenotazione presso Agenzia Alpe Bellunese
Tel. 0437 940407 E-mail: info@alpebellunese.it
Per l’accesso ai concerti è obbligatorio il Super Green Pass (a partire dai 12 anni)
e l’utilizzo della mascherina FFP2 nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Quartetto per la fine del Tempo
Poi vidi un altro Angelo potente, che scendeva dal cielo avvolto da una nube; sopra il capo aveva l’iride, il suo volto era come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Teneva in mano un piccolo libro aperto e pose il suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, poi gridò con voce possente come il ruggito del leone. A questo grido i sette tuoni fecero sentire le loro voci. E quando i sette tuoni ebbero parlato, io mi accingevo a scrivere, ma sentii una voce dal cielo che diceva: «Sigilla le cose di cui hanno parlato i sette tuoni e non le scrivere». Poi, l’Angelo che avevo visto in piedi sul mare e sulla terra alzò la mano destra verso il cielo e giurò per il Vivente nei secoli dei secoli, che ha creato il cielo e quanto esso contiene, la terra e quanto in essa vi è, il mare e quanto racchiude, che non vi sarà più dilazione di tempo; ma nel giorno in cui si farà sentire la voce del settimo Angelo e quando egli suonerà la tromba, il mistero di Dio sarà compiuto, come ne ha dato la buona novella ai suoi servi, i profeti.
Il Libro dell’Apocalisse – cap. X, 1-7
In nome dell’Apocalisse, si è rimproverato alla mia opera la sua calma e il suo carattere spoglio. I miei detrattori dimenticano che l’Apocalisse non contiene soltanto mostri e cataclismi: vi si trovano anche silenzi di adorazione e meravigliose visioni di pace. Inoltre, io non ho mai avuto intenzione di fare un’Apocalisse: sono partito da una figura amata (quella dell’«Angelo che annuncia la fine del tempo»), e ho scritto un Quartetto per gli strumenti (e i musicisti) che avevo sottomano, e cioè: un violino, un clarinetto, un violoncello, un pianoforte.
Olivier Messiaen