Archivio mensile:Gennaio 2022

Lavorare per il Reich. La deportazione nel quadro dell’economia di guerra tedesca

In occasione del Giorno della Memoria, l’Isbrec, in collaborazione con Comune di Belluno, Provincia di Belluno, Anpi di Belluno e Ass. Naz. Reduci dalla Prigionia, organizza l’incontro Lavorare per il Reich. La deportazione nel quadro dell’economia di guerra tedesca.

L’incontro si terrà online il 28 gennaio alle ore 17.30 e vedrà la partecipazione di Roberto Padrin (Presidente della Provincia di Belluno) e Francesco Rasera Berna (Presidente del Consiglio comunale di Belluno) che porteranno i saluti istituzionali delle Amministrazioni, Brunello Mantelli (Università della Calabria) con un intervento dal titolo Deportati in KL, internati militari, lavoratori civili/coatti. Le ragioni di una mostra on-line e Adriana Lotto (Isbrec) che affronterà il tema de La deportazione dal Bellunese. Moderatore Enrico Bacchetti.

L’incontro potrà essere seguito sulla piattaforma Zoom collegandosi al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/82680224340.

Vedi l’invito qui

Un concerto per il Giorno della Memoria

In occasione della celebrazione del Giorno della Memoria 2022, il Circolo Culturale Bellunese, con la collaborazione di Isbrec, Circolo Cultura e Stampa Bellunese, e Fondazione “Società Bellunese”, vi invita al concerto

Olivier Messiaen (1908 – 1992)
Quatuor pour la fin du Temps

en hommage à l’Ange de L’Apocalypse, qui lève la main
vers le ciel en disant: «Il n’y aura plus de Temps»
(Stalag VIII A. Görlitz, Silésie. En janvier, 1941)
Edizioni Durand, Paris

1. Liturgie de Cristal
2. Vocalise, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps
3. Abîme des oiseaux
4. Intermède
5. Louange à l’Éternité de Jésus
6. Danse de la fureur, pour les sept trompettes
7. Fouillis d’arcs-en-ciel, pour l’Ange qui annonce la fin du Temps
8. Louange à l’Immortalité de Jésus

Sandro Cappelletto
drammaturgia e voce narrante

Ex Novo Ensemble
Davide Teodoro (clarinetto)
Carlo Lazari (violino)
Carlo Teodoro (violoncello)
Aldo Orvieto (pianoforte)

Giovedì 27 gennaio 2022 ore 20.30
Belluno – Teatro Comunale

Ingresso: Interi € 20 – Soci € 15 – Studenti € 5
Solo su prenotazione presso Agenzia Alpe Bellunese
Tel. 0437 940407 E-mail: info@alpebellunese.it
Per l’accesso ai concerti è obbligatorio il Super Green Pass (a partire dai 12 anni)
e l’utilizzo della mascherina FFP2 nel rispetto delle norme anti Covid-19.

Quartetto per la fine del Tempo
Poi vidi un altro Angelo potente, che scendeva dal cielo avvolto da una nube; sopra il capo aveva l’iride, il suo volto era come il sole e le gambe come colonne di fuoco. Teneva in mano un piccolo libro aperto e pose il suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, poi gridò con voce possente come il ruggito del leone. A questo grido i sette tuoni fecero sentire le loro voci. E quando i sette tuoni ebbero parlato, io mi accingevo a scrivere, ma sentii una voce dal cielo che diceva: «Sigilla le cose di cui hanno parlato i sette tuoni e non le scrivere». Poi, l’Angelo che avevo visto in piedi sul mare e sulla terra alzò la mano destra verso il cielo e giurò per il Vivente nei secoli dei secoli, che ha creato il cielo e quanto esso contiene, la terra e quanto in essa vi è, il mare e quanto racchiude, che non vi sarà più dilazione di tempo; ma nel giorno in cui si farà sentire la voce del settimo Angelo e quando egli suonerà la tromba, il mistero di Dio sarà compiuto, come ne ha dato la buona novella ai suoi servi, i profeti.
                                                                                                  Il Libro dell’Apocalisse – cap. X, 1-7

In nome dell’Apocalisse, si è rimproverato alla mia opera la sua calma e il suo carattere spoglio. I miei detrattori dimenticano che l’Apocalisse non contiene soltanto mostri e cataclismi: vi si trovano anche silenzi di adorazione e meravigliose visioni di pace. Inoltre, io non ho mai avuto intenzione di fare un’Apocalisse: sono partito da una figura amata (quella dell’«Angelo che annuncia la fine del tempo»), e ho scritto un Quartetto per gli strumenti (e i musicisti) che avevo sottomano, e cioè: un violino, un clarinetto, un violoncello, un pianoforte.
                                                                                                                                 Olivier Messiaen