Archivio mensile:Aprile 2022

Giovanna Zangrandi: una vita per la libertà – INCONTRO RINVIATO

Si comunica che l’evento Giovanna Zangrandi: una vita per la Libertà, previsto per domenica 24 aprile e da svolgersi all’aperto, viene rinviato a causa delle cattive condizioni meteorologiche previste.
L’incontro si è dunque posticipato a domenica 15 maggio, nello stesso luogo, con medesima scansione oraria e identico programma.

Ma perché siamo ancora fascisti? & Mussolini ha fatto anche cose buone

In occasione della celebrazione della Festa della Liberazione, Anpi “La Spasema” in collaborazione con l’Isbrec e con il patrocinio del Comune di Borgo Valbelluna, organizza un incontro-dialogo con Francesco Filippi attorno ai suoi volumi Ma perché siamo ancora fascisti? (2020) e Mussolini ha fatto anche cose buone (2019).

L’appuntamento è per giovedì 28 aprile 2022 alle ore 20.30 presso l’Auditorium ex chiesa di San Pietro in borgata Garibaldi a Mel.

L’ingresso è libero nel rispetto della normativa antiCovid-19.

Francesco Filippi (1981) è uno storico della mentalità, collabora con l’Associazione di Promozione Sociale Deina che organizza viaggi della memoria e percorsi formativi in collaborazione con scuole e università. Ha partecipato alla stesura di manuali e percorsi educativi sui temi del rapporto tra memoria e presente. Consulente storico-scientifico del progetto Promemoria_Auschwitz.eu, collabora con enti culturali e istituti quali la Fondazione Museo Storico del Trentino. Tra le sue pubblicazioni, il romanzo Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo, Bollati Boringhieri 2019 e i volumi Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto, Bollati Boringhieri 2020, Noi però gli abbiamo fatto le strade: Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie, Bollati Boringhieri, 2021, Prima gli italiani! (sì, ma quali?), Laterza, 2021.

Giovanna Zangrandi: una vita per la libertà

In occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione d’Italia, l’Isbrec, la Biblioteca civica di Belluno e l’Anpi sez. Cadore “Giovanna Zangrandi”, organizzano l’evento Giovanna Zangrandi: una vita per la libertà che si svolgerà nella frazione di Rizzios di Calalzo di Cadore (BL) domenica 24 aprile alle ore 10.00.
L’iniziativa, che ha il patrocinio dei comuni di Belluno, Calalzo di Cadore, Galliera (BO) e Pieve di Cadore e della Magnifica Comunità di Cadore, è dedicato alla scrittrice e partigiana Giovanna Zangrandi (Galliera 1910 – Pieve di Cadore 1988).
L’incontro che si svolgerà sul sagrato della chiesa di S. Anna dell’antico e bellissimo borgo di Rizzios, è stato curato da Giovanni Grazioli, Direttore della Biblioteca civica di Belluno, e prevede i seguenti interventi: Enrico Bacchetti, Direttore dell’Isbrec “La Resistenza nel Bellunese e in Cadore”; Nanni Dorigo e Giorgia Sonego con letture di brani tratti dal libro di Zangrandi “I giorni veri, 1943-45” edito nel 1963 da Mondadori e Roberta Fornasier, curatrice dell’Archivio Zangrandi “L’archivio di Giovanna Zangrandi”. È prevista anche un’esposizione pubblica di riproduzioni di documenti e oggetti personali della scrittrice.
Ci sarà poi un momento conviviale per i partecipanti presso il B&B “Come api al miele”, che cortesemente ospita la fase conclusiva dell’evento.

La partecipazione è libera, con il rispetto delle norme anti Covid_19 in vigore.

Nel 1937 Alma Bevilacqua (Giovanna Zangrandi in realtà è lo pseudonimo letterario), dopo la laurea in chimica, le specializzazioni in farmacia e in geologia e la scomparsa dei genitori, lascia il Bolognese dove era nata e viveva per trasferirsi in Cadore. Si stabilisce inizialmente a Cortina d’Ampezzo, dove insegna scienze naturali all’Istituto “Antonelli”. In seguito decide di trasferirsi a Borca di Cadore. L’amore per la montagna e gli sport di montagna diventa l’elemento costante della sua vita, insieme alla passione per la scrittura. Dopo l’8 settembre 1943 decide, in opposizione al fascismo e al nazismo, di schierarsi con la Resistenza e diventa staffetta partigiana della Brigata “Calvi”. Attività che svolge anche in pericolose azioni di trasporto di armi e esplosivi, nonché progettando sabotaggi sui ponti della viabilità locale, per ostacolare spostamenti e rastrellamenti delle forze armate tedesche. Ricercata dagli occupanti e oggetto di una taglia in denaro, vive gran parte di quegli anni in clandestinità svolgendo sempre il suo ruolo, adempiendo gli incarichi assegnatili a rischio della vita. (L’evento si svolgerà a Rizzios nella piazzetta adiacente uno dei nascondigli della Zangrandi nell’autunno 1944).
Quasi vent’anni dopo e meditate riflessioni, scriverà il libro da cui sono tratte le letture proposte, un diario personale ricco di esperienze e di riflessioni vissute sulla propria pelle, con la serietà e la consapevolezza di chi allora fece la scelta di lottare per il cambiamento politico, ispirata da valori di libertà e di democrazia.

L’intento della giornata è quello di ricordare una delle partigiane più attive nella lotta di liberazione del Cadore e del Bellunese e una delle maggiori scrittrici italiane del Novecento.

Per informazioni: istitutobelluno@libero.it o tel. 0437944929.

Ragazze in bicicletta

In occasione della Festa della Liberazione 2022 Isbrec, Comune di Belluno e Anpi Belluno vi invitano alla presentazione del documentario Ragazze in bicicletta. Racconti di donne della Resistenza bellunese di Guido Beretta che si terra il 22 aprile 2022 alle ore 17.30 a Belluno, in sala “Bianchi”. Si tratta della nuova edizione restaurata del documentario realizzato e voluto dall’Isbrec nel 1992.

Nel corso dell’incontro, dopo i saluti del Presidente del Consiglio comunale Francesco Rasera Berna, dialogheranno Adriana Lotto (Isbrec) e Guido Beretta (regista) e saranno proiettati brani inediti. Seguirà la proiezione del documentario restaurato e arricchito di nuove immagini. Si potranno ascoltare le voci di 13 staffette e partigiane bellunesi che raccontano la propria esperienza nella Resistenza bellunese.

L’iniziativa rientra nelle manifestazioni organizzate dal Comune di Belluno per la festa del 25 aprile. Ingresso libero nel rispetto della normativa antiCovid-19.

“Solo”: un romanzo storico su Giacomo Matteotti

Isbrec e Circolo “Andrea Caffi”, con il patrocinio del Comune di Belluno, organizzano la presentazione del romanzo Solo di Riccardo Nencini. L’incontro si terrà giovedì 14 aprile alle ore 17.30 presso la sala “Bianchi” in viale Fantuzzi a Belluno. La presentazione sarà introdotta da Luiberto Croce (Circolo “Caffi”) e, dopo i saluti istituzionali, vedrà gli interventi di Adriana Lotto (Isbrec) e dell’autore Riccardo Nencini (Presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato).

La partecipazione è libera nel rispetto delle norme antiCovid 19.

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Il libro. Giacomo Matteotti è stato il primo vero antagonista di Mussolini, ed è stato il fantasma che ha aleggiato sul Fascismo per tutta la durata della dittatura. In Solo Riccardo Nencini ricostruisce in forma romanzesca la vita di questa figura fondamentale della politica italiana: dall’infanzia alle prime esperienze politiche, dagli amori e le amicizie alla militanza comune con Mussolini nel Partito socialista, fino ai giorni drammatici della durissima opposizione al Fascismo nascente che gli costò infine la vita.

Riccardo Nencini è storico, scrittore e politico. Nato a Barberino di Mugello (Fi) nel 1959, ha compiuto studi storici alla facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Deputato al Parlamento italiano dal 1992 al 1994, è poi eletto al Parlamento Europeo (1994). Dal 2000 al 2010 Presidente del Consiglio regionale della Toscana, dal 2010 al 2013 ha assunto l’incarico di Assessore al Bilancio e alle Riforme istituzionali della Regione Toscana. Eletto al Senato della Repubblica nel 2013 diviene membro della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea della Nato e viceministro delle Infratture e dei Trasporti nei governi Renzi e Gentiloni. Rieletto nel 2018, dal luglio del 2020 è presidente della Settima Commissione del Senato (Beni Culturali, Istruzione Pubblica, Sport). Nel luglio 2008 è stato eletto all’unanimità Segretario Nazionale del Partito Socialista Italiano di cui è divenuto Presidente dal 2019.
All’attività politica ha affiancato la scrittura di saggi e di romanzi storici. Tra questi, “Corrotti e corruttori nel tempo antico”, “Il trionfo del trasformismo”, “Il giallo e il Rosa” (romanzo vincitore del Premio Selezione Bancarella Sport), “La battaglia”, “Omaggio alla Toscana”, “Morirò in piedi – Oriana Fallaci” e “L’imperfetto assoluto”. Nel pieno della pandemia ha pubblicato un libro scritto a quattro mani con lo storico Franco Cardini, dal titolo “Dopo l’Apocalisse. Ipotesi per una rinascita”, edito dalla casa editrice ‘La Vela’ (2020).

Giustizia sociale e narrazione documentaria: elogio al regista Giuseppe Taffarel

Isbrec e Comune di Belluno vi invitano all’incontro Giustizia sociale e narrazione documentaria: elogio al regista Giuseppe Taffarel che si svolgerà sabato 9 aprile alle ore 17.30 in sala “Bianchi”, viale Fantuzzi, a Belluno con gli interventi di Mirco Melanco (Università di Padova) e Romina Zanon (Università di Padova).

Nel decennale della scomparsa (9 aprile 2012 – 9 aprile 2022) e nel centenario della nascita, un incontro col pubblico dedicato alla memoria del documentarista vittoriese Giuseppe Taffarel attento osservatore dei territori delle Prealpi bellunesi-trevigiane e di quel Nord-Est che, ancora povero negli anni Sessanta/Settanta, viene da lui raccontato attraverso una serie di documentari impregnati del concetto di “giustizia sociale” come elemento fondamentale per dare un senso alla storia di un mondo contadino povero ma dignitoso.
Problematiche come la lotta di Liberazione, l’emigrazione, la terribile malattia della silicosi, le leggende legate alle tradizioni popolari, lo spopolamento delle zone di montagna, il duro lavoro nei campi, sono solo alcune delle tematiche affrontate da Taffarel con uno sguardo attento ai risvolti sociali e psicologici che coinvolgono quelli che Taffarel considera “gli ultimi” della scala sociale e che la sua opera complessiva racconta come persone degne di essere conosciute dal grande pubblico delle sale cinematografiche nazionali.
La serata del 9 aprile sarà particolarmente dedicata a una serie di testimonianze dello stesso Taffarel intervistato nel 2010 da Mirco Melanco. Le bobine sono conservate presso il laboratorio audio-video fotografico del Dams e finora sono state utilizzate solo in una piccola parte. L’incontro vuole portare a conoscenza del pubblico, che sarà presente in sala “Bianchi”, una più ampia serie di tematiche affrontare in una lunga intervista iniziata al mattino e terminata verso sera. Mirco Melanco e la dott.ssa Romina Zanon saranno i narratori di queste selezioni di immagini ricche di significati che riguardano sia la storia del cinema, sia la storia sociale del nord-est.

L’incontro, che vanta i patrocini di Comune di Vittorio Veneto, Anpi Belluno, Lago Film Fest e Università degli Studi di Padova, sarà aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili, nel rispetto dei protocolli per il contenimento della pandemia da Covid19 in vigore al momento di realizzazione dell’iniziativa.