Fuori collana

2fuoricollanabisLoris Santomaso, Franco De Biasi, Paolo Valduga, La notte di Santa Marina. Angelo Zancanaro. 1944/1977, Nuovi Sentieri Editore 1977, pp. 29, € 8,00

Indice

L’opuscolo esce in occasione della consegna della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria del Col. Angelo Zancanaro e viene pubblicato con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Feltre e dell’Istituto Storico della Resistenza di Belluno

La notte di Santa Marina di Loris Santomaso
Il Col. Angelo Zancanaro (foto)
La motivazione della Medaglia d’Oro
Angelo Zancanaro, un eroe da non dimenticare di Franco De Biasi
Dopo Zancanaro di Franco De Biasi
Relazione
Foto ricordo degli arrestati
Elenco dei feltrini arrestati dai tedeschi il 19 giugno 1944
Elenco dei bellunesi arrestati dai tedeschi il 19 giugno 1944
Bibliografia


2fuoricollanaSaggia ed opportuna, a nostro giudizio, la determinazione della Nuovi Sentieri Editore — d’in­tesa con l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza — di pubblicare, in ristampa anastatica, l’in­tera raccolta (dicembre ’44 – aprile ’45) di « Dalle Vette al Piave », organo periodico della divisione Garibaldi « Belluno ».

Saggia, perché l’iniziativa consente ad ognuno: resistente, antifascista, studioso, di accedere direttamente ad un documento tanto vivo ed immediato, non « filtrato » attraverso interpretazio­ni successive; opportuna in quanto — a trent’anni dalla Liberazione — la ristampa fornisce una fonte genuina, dal vero, dell’impostazione « politica » della Resistenza, non solo nel momento storico che la vide attiva principalmente sul piano militare, ma soprattutto ora, nella sua propo­sta per una libera convivenza di « eguali », nella diversità delle opinioni.
Così la Resistenza, più che come modello di lotta, si ripropone quale metodo di responsa­bile partecipazione di tutti — ad ogni livello — al governo della cosa pubblica, rinserrando vo­lontà e coscienza intorno al patto costituzionale ed emarginando soltanto chi quel patto rifiuta per interesse, per vocazione al servilismo, per fellonia, per tradimento.
Ed il metodo è anche qui: in « Dalle Vette al Piave ».
Il « direttore responsabile », « Turiddu », ne illustra con rara e sobria efficacia la storia, gli aspetti tecnici e politici, i problemi di sede, di stampa, di diffusione; a noi preme sottolineare che nei pochi mesi di vita del giornale, in piena clandestinità, quella redazione riuscì ad avvaler­si della collaborazione di oltre un centinaio di « giornalisti »: partigiani e civili, giovani e donne, credenti e no, gente dei diversi partiti del C.L.N. e uomini senza partito, illetterati e laureandi, al­pini della Russia e rappresentanti qualificati della Missione Alleata.
Scrivevano di tutto: articoli di carattere militare e politico, diari, episodi di guerra, ricordi di compagni caduti e di villaggi distrutti, speranze per il futuro, esortazioni, sogni.
Gli articoli e gli articolisti più disparati, le forme più raffinate e più grezze, le ideologie più marcate e gli stati d’animo più indistinti: ma è in tutti una formidabile organicità, un impegno ed una volontà che sono merci rare ai nostri tempi.
E’ la coscienza che non ci sono problemi insolubili, ma solo problemi che vanno affrontati e risolti da tutti, senza faciloneria, ma con inesauribile fermezza.
Questo ci sembra il significato della lettura, questa la lezione che dovremmo ricavarne.


1fuoricollanaFerruccio Vendramini, Le ragioni della resistenza bellunese. Interviste raccolte da Ferruccio Vendramini, Libreria moderna Pilotto 1968, pp. 155, esaurito

Indice
Medaglia d’oro al valor partigiano: Luigi Dal Pont (Mato)
Un comunista: Francesco Giorgio Bettiol (Garibaldi)
Un socialista: Decimo Granzotto (Rudy)
Un democristiano: Gianfranco Perale
Un repubblicano: Alessandro Da Rold (Orsini)

Un sacerdote: Monsignor Giacomo Viezzer
Un comandante di brigata: Aldo Sirena (Aldo)
Un commissario: Eliseo Dal Pont (Bianchi)
Un intendente: Paolo Vigne (Campanella)
Una staffetta: Walter Conz
Il contributo di una donna nella Resistenza bellunese: Caterina Serragiotto Bergoglio (Elsa)
Rapporti con una missione alleata: Gilberto Zuliani (Giorgio)
Il giudizio di un partigiano non bellunese: Mario Bernardo (Radiosa)
Interprete dell’A.M.G.: Giovanni D’Alberto
Un partigiano proveniente dal gruppo antifascista di «Giustizia e Libertà» Guido Forcellini (Luisa)
L’impegno di un artista: Bruno Milano
Una tradizione antitedesca: Virginio Doglioni
Un cattolico di Feltre: Luigi Doriguzzi (Momi)
L’ esperienza di una donna prima e dopo la Resistenza: Tina Merlin
Un perseguitato per motivi razziali: Giuseppe Fano
Un internato in Germania: Paolo Orsini
Resistenza in città: Antonio Bertolissi
Dall’altra parte, ma sempre con i partigiani: Giovanni Orler
A Longarone prima e dopo la Resistenza: Terenzio Arduini
La Resistenza continua: Luigi Dall’Armi (Franco)
Il pensiero di un giovane d’oggi: Sergio Bertolissi