Giovanna Zangrandi: una vita per la libertà

In occasione delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione d’Italia, l’Isbrec, la Biblioteca civica di Belluno e l’Anpi sez. Cadore “Giovanna Zangrandi”, organizzano l’evento Giovanna Zangrandi: una vita per la libertà che si svolgerà nella frazione di Rizzios di Calalzo di Cadore (BL) domenica 15 maggio alle ore 10.00.
L’iniziativa, inizialmente prevista per il 24 aprile e rinviata a causa delle condizioni metoerologiche avverse, è dedicato alla scrittrice e partigiana Giovanna Zangrandi (Galliera 1910 – Pieve di Cadore 1988) e vanta il patrocinio dei comuni di Belluno, Calalzo di Cadore, Galliera (BO) e Pieve di Cadore e della Magnifica Comunità di Cadore.
L’incontro che si svolgerà sul sagrato della chiesa di S. Anna dell’antico e bellissimo borgo di Rizzios, è stato curato da Giovanni Grazioli, Direttore della Biblioteca civica di Belluno, e prevede i seguenti interventi: Enrico Bacchetti, Direttore dell’Isbrec “La Resistenza nel Bellunese e in Cadore”; “La Compagnia del Moccolo” con letture di brani tratti dal libro di Zangrandi “I giorni veri, 1943-45” edito nel 1963 da Mondadori e Roberta Fornasier, curatrice dell’Archivio Zangrandi “L’archivio di Giovanna Zangrandi”. È prevista anche un’esposizione pubblica di riproduzioni di documenti e oggetti personali della scrittrice.
Ci sarà poi un momento conviviale per i partecipanti presso il B&B “Come api al miele”, che cortesemente ospita la fase conclusiva dell’evento.

La partecipazione è libera, con il rispetto delle norme anti Covid_19 in vigore.

Nel 1937 Alma Bevilacqua (Giovanna Zangrandi in realtà è lo pseudonimo letterario), dopo la laurea in chimica, le specializzazioni in farmacia e in geologia e la scomparsa dei genitori, lascia il Bolognese dove era nata e viveva per trasferirsi in Cadore. Si stabilisce inizialmente a Cortina d’Ampezzo, dove insegna scienze naturali all’Istituto “Antonelli”. In seguito decide di trasferirsi a Borca di Cadore. L’amore per la montagna e gli sport di montagna diventa l’elemento costante della sua vita, insieme alla passione per la scrittura. Dopo l’8 settembre 1943 decide, in opposizione al fascismo e al nazismo, di schierarsi con la Resistenza e diventa staffetta partigiana della Brigata “Calvi”. Attività che svolge anche in pericolose azioni di trasporto di armi e esplosivi, nonché progettando sabotaggi sui ponti della viabilità locale, per ostacolare spostamenti e rastrellamenti delle forze armate tedesche. Ricercata dagli occupanti e oggetto di una taglia in denaro, vive gran parte di quegli anni in clandestinità svolgendo sempre il suo ruolo, adempiendo gli incarichi assegnatili a rischio della vita. (L’evento si svolgerà a Rizzios nella piazzetta adiacente uno dei nascondigli della Zangrandi nell’autunno 1944).
Quasi vent’anni dopo e meditate riflessioni, scriverà il libro da cui sono tratte le letture proposte, un diario personale ricco di esperienze e di riflessioni vissute sulla propria pelle, con la serietà e la consapevolezza di chi allora fece la scelta di lottare per il cambiamento politico, ispirata da valori di libertà e di democrazia.
L’intento della giornata è quello di ricordare una delle partigiane più attive nella lotta di liberazione del Cadore e del Bellunese e una delle maggiori scrittrici italiane del Novecento.

Per informazioni: istitutobelluno@libero.it o tel. 0437944929.