Regolamento sala studio

  1.   Disposizioni generali
  2.   Ricerche per corrispondenza
  3.   Servizio di riproduzione dell’Isbrec
  4.   Riproduzioni digitali con fotocamera personali
  5.   Norme che regolano l’autorizzazione alla pubblicazione del materiale archivistico conservato presso l’ACS e i diritti di pubblicazione (D.M. 8/4/1994)
  6.   Modalità di pagamento

  I. Disposizioni generali

    1. La consultazione della documentazione conservata presso l’Archivio dell’istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea è libera e gratuita per tutti coloro che devono svolgere ricerche personali di studio, previa autorizzazione della direzione.
    2. La Sala di Studio osserva il seguente orario: lunedì – venerdì ore 9.00 – 13.00 su appuntamento.
    3. È vietato portare in Sala di studio borse, cartelle, giornali e contenitori di qualsiasi genere che vanno depositati all’ingresso all’atto della consegna del proprio documento d’identità. Sono possibili controlli e ispezioni in entrata e in uscita.
    4. La capacità ricettiva della Sala studio è di 4 posti.
    5. Entrato in Sala di Studio l’utente è tenuto ad apporre la propria firma in forma leggibile sul registro delle presenze giornaliere.
    6. L’utente è tenuto a compilare, per ciascun anno solare e per ciascun tema di ricerca, una domanda di ammissione alla consultazione su un modulo a stampa.
      – Sulla domanda è necessario indicare in modo chiaro, possibilmente in stampatello, le proprie generalità, l’oggetto della ricerca e le sue finalità (art. 91 R.D. 2 ottobre 1911 n. 1163).
      – La domanda di ammissione deve essere presentata al Direttore dell’Istituto.
      – Sottoscrivendo la domanda di ammissione l’utente acconsente al trattamento informatico dei propri dati personali e si impegna a rispettare il Codice di deontologia e buona condotta per il trattamento dei dati personali per scopi scientifici.
    7. L’utente è tenuto a donare alla biblioteca dell’archivio una copia della sua pubblicazione o tesi di laurea.
    8. In sala studio è ammesso l’uso del personal computer e, previa autorizzazione da parte del Direttore di Sala studio, della macchina fotografica digitale o dello scanner per la riproduzione dei documenti.
    9. L’utente può richiedere il materiale archivistico esclusivamente a proprio nome. La consultazione dei documenti è strettamente personale e non è consentito scambiarsi le unità documentarie senza autorizzazione del funzionario di Sala studio. La consultazione continuativa di un documento da parte della stessa persona non può superare la durata di tre mesi.
    10. L’utente è responsabile dell’ordine e dell’integrità dei documenti a lui consegnati per la consultazione.
    11. Si raccomanda agli utenti di riporre i fascicoli sempre con il dorso della copertina rivolto verso il lato lungo esterno della busta, a protezione dei documenti. Nel restituire il materiale l’utente deve accertarsi di aver ben chiuso il fascio o la busta. Se un volume o un documento è in precario stato di conservazione o presenta qualche problema, l’utente è pregato di avvertire il personale.
    12. È vietato introdurre in Sala di consultazione strumenti e materiali quali penne stilografiche, inchiostri, colle, spillatrici, etc. È vietata qualsiasi azione o uso che possa danneggiare il materiale documentario e i suoi supporti.
    13. Non è consentito scompaginare l’ordine dei documenti e dei fascicoli, in qualsiasi stato si trovino né apporre segni o numerazioni sulle carte. Nel caso in cui il materiale si presenti in disordine lo studioso è invitato ad avvertire il personale.
    14. Si raccomanda di lasciare i documenti selezionati per la riproduzione nell’ordine in cui si trovano nel fascicolo e di non rimuoverli per nessuna ragione.
    15. Il pagamento, per le richieste di riproduzioni, deve essere effettuato sempre in anticipo.
    16. Non sono ammessi comportamenti che possono disturbare o essere lesivi della dignità delle persone.
    17. In sala di studio è vietata l’introduzione di cibi e bevande.
    18. Gli studiosi non ottemperanti a tali disposizioni, dopo essere stati diffidati, possono essere allontanati dalla sala di studio e, nei casi più gravi, possono essere esclusi, temporaneamente o definitivamente, dalla consultazione, oltre che denunciati all’autorità giudiziaria per il risarcimento dei danni e le eventuali sanzioni penali.
    19. I documenti conservati presso l’Archivio dell’Isbrec sono liberamente consultabili, salvo quelli dichiarati di carattere riservato e quelli contenenti i dati sensibili nonché i dati relativi a provvedimenti di natura penale, che diventano consultabili quarant’anni dopo la loro data. Il termine è di settanta anni se i dati sono idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o rapporti riservati di tipo familiare.

 

 II. Ricerche per corrispondenza

La consulenza per corrispondenza può essere richiesta via e-mail (istitutobelluno@libero.it) o a mezzo posta (piazza Mercato,26 – 32100 Belluno).

Le richieste devono essere indirizzate al Direttore che provvede ad evaderle nei tempi più rapidi possibile.

Per i costi riguardanti l’invio, le modalità di pagamento e l’utilizzo delle riproduzioni si veda il tariffario dell’Istituto.

 III. Servizio di riproduzione dell’Isbrec

La riproduzione dei documenti conservati nell’Archivio deve essere previamente autorizzata.

Il lavoro di riproduzione è svolto da personale interno addetto al servizio.

Il servizio di riproduzione è in grado di effettuare la riproduzione dei documenti tramite:
–  macchina fotocopiatrice;
–  scanner digitale.

Modalità per la richiesta di fotocopie

Per richiedere le riproduzioni è necessario seguire le seguenti indicazioni:
– segnalare i documenti con strisce di carta (su cui indicare il numero dei fogli da riprodurre) senza estrarre i singoli documenti dal fascicolo.

I tempi di consegna delle riproduzioni variano in relazione alla quantità richiesta e ai carichi di lavoro del servizio.

La fotocopiatura o la riproduzione digitale eseguita tramite scanner dei documenti non è consentita nei seguenti casi:
–  documenti rilegati;
–  documenti facilmente deteriorabili o in cattivo stato di conservazione;
–  carte topografiche e disegni che superino la dimensione di un foglio A4.

Per la riproduzione di pagine di libri l’utente deve rivolgersi al personale della Biblioteca.

Per i costi e l’utilizzo delle riproduzioni per scopi di studio o commerciali si vedano il tariffario dell’Istituto.

 

 IV. Riproduzioni digitali con fotocamera o videocamera personale

È consentita agli studiosi, previa autorizzazione, la riproduzione di materiale archivistico con fotocamera digitale personale.

Modalità per la richiesta di autorizzazione.

Per richiedere le riproduzioni è necessario seguire le seguenti indicazioni:
–       compilare l’apposito modulo con il proprio nome cognome, data, fondo e serie archivistica, numero di busta e numero complessivo delle riproduzioni e le finalità (se per fini di studio o commerciali);
–         una volta ottenuta l’autorizzazione, l’utente può eseguire le riproduzioni;
–         a riproduzioni eseguite deve consegnare copia delle immagini ottenute;
–        il costo delle riprese da originali con fotocamera personale è stabilito dal tariffario dell’Is-tituto;
–         per l’utilizzo delle riproduzioni per scopi di pubblicazione o commerciali si vedano le disposizioni successive.

 

 V. Norme che regolano l’autorizzazione alla pubblicazione del materiale archivistico conservato presso l’Archivio dell’Isbrec e diritti di pubblicazione (D.M. 8/4/1994)

Per poter pubblicare o utilizzare in facsimile il materiale archivistico dell’Isbrec, il richiedente è tenuto a inoltrare al Direttore una domanda di autorizzazione, indicando:
–   la segnatura archivistica del materiale;
–   il titolo dell’opera;
–   la destinazione delle riproduzioni (esposizione, pubblicazione a stampa, internet, ecc.);
–   le finalità (commerciali o didattiche, educative, senza fini di lucro).

Una volta ottenuta l’autorizzazione il ricercatore dovrà riportare sulla pubblicazione:
–  l’indicazione dell’Archivio dell’Isituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contem-poranea quale possessore del documento edito e la segnatura archivistica completa del materiale;
–  la menzione “su concessione dell’Isbrec”.

Il ricercatore, inoltre, dovrà consegnare sempre all’Isbrec una copia dell’opera in cui sarà inserita la riproduzione.

L’autorizzazione alla pubblicazione è valida limitatamente a un solo paese e alla prima edizione della stessa; per ulteriori utilizzazioni dovrà essere richiesto un permesso specifico.

L’autorizzazione alla pubblicazione non esonera il ricercatore dall’accertamento e dalla regolarizzazione di eventuali diritti d’autore spettanti ad altri soggetti sugli stessi beni.

 Diritti di pubblicazione

Il richiedente dovrà corrispondere all’Isbrec i diritti di pubblicazione per utilizzo di riproduzioni in fac-simile del materiale archivistico conservato presso l’Archivio in caso di:
–  pubblicazione a stampa;
–  pubblicazione su CDrom o DVD;
–  esposizioni;
–  pubblicazione su web;
–  utilizzo per TV e Cinema.

Per i costi dei diritti si veda il tariffario.

La direzione si riserva di stabilire gli importi dovuti e concordare le modalità di pagamento caso per caso.

Esenzioni

Le richieste di pubblicazione da parte di soggetti pubblici sono esenti dal pagamento dei diritti di pubblicazione se a scopo di valorizzazione e in base ad accordi stabiliti con la direzione.

 VI. Modalità di pagamento

Tutti gli importi dovranno essere versati presso Una volta avvenuto il, si provvederà a effettuare e a inviare, all’indirizzo comunicato, le riproduzioni.

Riserve.

La Direzione si riserva, per il miglior funzionamento della Sala di studio, di modificare o derogare alle presenti disposizioni.

La direzione