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Festa della Liberazione – Prossime iniziative Isbrec

Prossimi appuntamenti organizzati dall’Isbrec per la Festa della Liberazione 2024.

Prossime presentazioni del volume Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero a cura di Franco Comin e Silvia Comin e con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
Gli incontri, organizzati con la collaborazione delle amministrazioni comunali e dell’Anpi, vedranno la partecipazione di curatori e coordinatori del progetto:

  • mercoledì 24 aprile, alle ore 18.00 a Cesiomaggiore, presso la sala consigliare al piano terra della biblioteca comunale in Piazza Mercato, 1
  • mercoledì 24 aprile, alle ore 20.30 a Pedavena, presso la sala Guarnieri
  • mercoledì 24 aprile, ore 20.30 a Lentiai, presso la Sala grande del Centro Sociale
  • giovedì 25 aprile, alle ore 11.00 a Feltre, presso l’Istituto Carenzoni in via Cesare Battisti, 18
  • venerdì 26 aprile, alle ore 20.45 a Sospirolo, presso la sala “F. S. Pellizzari” al Centro civico, in piazza G. Segato, 11

Il 25 aprile alle ore 17.00 presso il Salone dell’ex Asilo a Bolzano Bellunese, Il Circolo Culturale 25 Aprile di Bolzano Tisoi Vezzano, l’ANPI sez. 10 marzo 1945 di Bolzano Bellunese, l’Isbrec e la Fondazione Società Bellunese, organizzano la proiezione del documentario G.S. Pensieri e parole del Comandante Bruno di Mirco Melanco e Riflessioni sulla libertà in tempi di guerra. L’iniziativa vanta il patrocinio del Comune di Belluno. La cittadinanza è invitata a partecipare.

 


Sabato 27 aprile alle ore 17.45 presso la Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore, per l’organizzazione di Anpi – sez. “Cadore. Giovanna Zangrandi”, Magnifica Comunità di Cadore, Comune di Pieve di Cadore e Isbrec, si terrà l’incontro Il ricordo del partigiano Renato De Zordo e l’attività politica di Mario Svaluto Moreolo: il legame con i valori della Resistenza. La serata sarà introdotta da Pierluigi Svaluto Moreolo (giornalista e socio Isbrec) e, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Magnifica Comunità di Cadore e del Sindaco di Pieve di Cadore, continuerà con la proiezione del cortometraggio Il partigiano Renato De Zordo. Interverrà successivamente Francesco Piero Franchi (Isbrec), mentre le conclusioni saranno affidate a Renato Svaluto Moreolo. L’ingresso è libero.


Venerdì 3 maggio, alle ore 18.00 a Belluno, presso la sala “Bianchi”, ci sarà la presentazione del libro di Adriana Lotto, Mirco Melanco, Romina Zanon Mario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia (Il Poligrafo, 2023), seguita dalla proiezione del film La strada più lunga, di Nelo Risi (1965). Dopo i saluti istituzionali, interverranno gli autori del volume.
Valoroso capo partigiano durante la Seconda Guerra mondiale, primo presidente dell’Anpi del Veneto, grande divulgatore del cinema neorealista nel secondo dopoguerra, Mario Bernardo (Venezia 1919 – Bieno 2019) diventerà un valente direttore della fotografia cinematografica (spesso lui stesso regista, sceneggiatore, montatore). Lavorerà, tra gli altri, per due film di Pier Paolo Pasolini (Comizi d’amore e Uccellacci e uccellini), oltre a realizzare circa quattrocento film documentari in Italia e all’estero. Negli anni Sessanta brevetta e sperimenta numerose macchine per effetti speciali e collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove insegnerà Tecnica cinematografica per circa venticinque anni.
Un poliedrico personaggio molto noto anche in ambito internazionale, sia per numerose collaborazioni didattico-sperimentali sia per i film girati in nazioni lontane ed esotiche come lo era la Cina negli anni Settanta.
Il volume è il risultato di un lavoro sinergico tra persone che hanno ammirato e stimato Mario Bernardo. Tracciando un’analisi della sua vita e della sua carriera, emerge il ritratto di un uomo roccioso, risoluto, tenace, che, cresciuto in montagna, ha vissuto a Roma per circa sessant’anni per poi girare l’intero pianeta da vero viaggiatore. Un umanista e un idealista di grande profondità introspettiva, sempre attento al prossimo, ma anche un tecnico molto preparato, alla continua ricerca di sperimentazione e innovazione.

Festa della Liberazione 2024 – Le iniziative dell’Isbrec

In occasione della Festa della Liberazione 2024, l’Isbrec in collaborazione con diversi enti organizza e propone diversi appuntamenti.

In primo luogo, continuano le presentazioni del volume Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero a cura di Franco Comin e Silvia Comin e con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
Questi i prossimi appuntamenti organizzati con la collaborazione delle amministrazioni comunali e dell’Anpi in calendario:

  • lunedì 22 aprile, alle ore 20.30 a Sedico, presso la Sala Incontri della Biblioteca civica, in via A. De Gasperi, 20 (visualizza la locandina  qui)
  • martedì 23 aprile, alle ore 18.00 a Vittorio Veneto, presso la Biblioteca civica, in piazza Giovanni Paolo I, 73
  • mercoledì 24 aprile, alle ore 18.00 a Cesiomaggiore, presso la sala consigliare al piano terra della biblioteca comunale in Piazza Mercato, 1 (visualizza la locandina qui)
  • mercoledì 24 aprile, alle ore 20.30 a Pedavena, presso la sala Guarnieri (visualizza la locandina qui)
  • mercoledì 24 aprile, ore 20.30 a Lentiai, presso la Sala grande del Centro Sociale (visualizza la locandina qui)
  • giovedì 25 aprile, alle ore 11.00 a Feltre, presso l’Istituto Carenzoni in via Cesare Battisti, 18 (visualizza la locandina qui)
  • venerdì 26 aprile, alle ore 20.45 a Sospirolo, presso la sala “F. S. Pellizzari” al Centro civico, in piazza G. Segato, 11 (visualizza la locandina qui)

gli incontri vedranno la partecipazione dei curatori e coordinatori del progetto.


Il 25 aprile a Belluno si terrà la consueta cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale con la collaborazione, tra gli altri, dell’Isbrec. La manifestazione prenderà avvio alle ore 9.45 in piazza dei Martiri e osserverà il seguente programma: alzabandiera, posa della corona al Monumento alla Resistenza, intervento del Sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, orazione ufficiale a cura del Presidente dell’Anpi provinciale di Belluno Gino Sperandio.

Doppio appuntamento a Belluno mercoledì 1 maggio:

  • alle ore 9.00 in piazzale Marconi, commemorazione dei partigiani caduti il 1° maggio 1945, con posa della corona e orazione ufficiale del Consigliere comunale di Belluno Paolo De Biasio;
  • alle ore 10.00 in località La Rossa, commemorazione dei caduti del 1° maggio 1945, con santa messa e prosecuzione della cerimonia presso le scuole elementari di Fiammoi ove ci sarà il saluto del Sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, l’orazione ufficiale del Presidente del Consiglio comunale Luciano Bassi e gli interventi degli studenti della classe III D dell’Istituto secondario di I grado “Nievo” e degli allievi della classe V della scuola primaria di Fiammoi.

Il 25 aprile alle ore 17.00 presso il Salone dell’ex Asilo a Bolzano Bellunese, Il Circolo Culturale 25 Aprile di Bolzano Tisoi Vezzano, l’ANPI sez. 10 marzo 1945 di Bolzano Bellunese, l’Isbrec e la Fondazione Società Bellunese, organizzano la proiezione del documentario G.S. Pensieri e parole del Comandante Bruno di Mirco Melanco e Riflessioni sulla libertà in tempi di guerra. L’iniziativa vanta il patrocinio del Comune di Belluno. La cittadinanza è invitata a partecipare.

 


Venerdì 3 maggio, alle ore 18.00 a Belluno, presso la sala “Bianchi”, ci sarà la presentazione del libro di Adriana Lotto, Mirco Melanco, Romina Zanon Mario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia (Il Poligrafo, 2023), seguita dalla proiezione del film La strada più lunga, di Nelo Risi (1965). Dopo i saluti istituzionali, interverranno gli autoridel volume.
Valoroso capo partigiano durante la Seconda Guerra mondiale, primo presidente dell’Anpi del Veneto, grande divulgatore del cinema neorealista nel secondo dopoguerra, Mario Bernardo (Venezia 1919 – Bieno 2019) diventerà un valente direttore della fotografia cinematografica (spesso lui stesso regista, sceneggiatore, montatore). Lavorerà, tra gli altri, per due film di Pier Paolo Pasolini (Comizi d’amore e Uccellacci e uccellini), oltre a realizzare circa quattrocento film documentari in Italia e all’estero. Negli anni Sessanta brevetta e sperimenta numerose macchine per effetti speciali e collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove insegnerà Tecnica cinematografica per circa venticinque anni.
Un poliedrico personaggio molto noto anche in ambito internazionale, sia per numerose collaborazioni didattico-sperimentali sia per i film girati in nazioni lontane ed esotiche come lo era la Cina negli anni Settanta.
Il volume è il risultato di un lavoro sinergico tra persone che hanno ammirato e stimato Mario Bernardo. Tracciando un’analisi della sua vita e della sua carriera, emerge il ritratto di un uomo roccioso, risoluto, tenace, che, cresciuto in montagna, ha vissuto a Roma per circa sessant’anni per poi girare l’intero pianeta da vero viaggiatore. Un umanista e un idealista di grande profondità introspettiva, sempre attento al prossimo, ma anche un tecnico molto preparato, alla continua ricerca di sperimentazione e innovazione.

Oltre i confini del Cadore. Prè Carlo De Luca (1830-1922)

È disponibile l’ultimo volume edito dall’Isbrec, Oltre i confini del Cadore. Prè Carlo De Luca (1830-1922). Sacerdote, patriota, rimboschitore a cura di Enrico Bacchetti, Francesco Piero Franchi, Letizia Lonzi, quinto volume della collana Fonti e studi per la storia della montagna veneta.

La storia del Cadore contemporaneo, così ricca di vicende politiche, sociali ed economiche, si intreccia naturalmente con la storia più vasta d’Italia e d’Europa e, come tutte le storie, ha i suoi protagonisti, le cui azioni l’hanno condizionata: tra questi, uno dei più significativi e meritevoli di studio, è il sacerdote don Carlo De Luca (Borca di Cadore, 1830-1922). La Magnifica Comunità di Cadore, il Comune di Borca e l’Isbrec hanno unito le loro risorse organizzative e culturali, nell’intento di ricordare degnamente questo longevo intellettuale cadorino, che fu patriota, insegnante, botanico, organizzatore culturale: è nata così nell’agosto 2022 un’esposizione documentaria, a cui ha fatto seguito in ottobre un convegno di studi, per dare finalmente una più ricca e aggiornata conoscenza di questo importante personaggio, fin qui forse più famoso che indagato nella sua complessità.
Questo volume, che è il naturale esito di quella esposizione e di quel convegno, appartiene a una significativa collana dell’Isbrec dedicata alla storia della montagna veneta, una regione complessa nei suoi problemi e nelle sue singolari caratteristiche, e si presenta come un lavoro di gruppo, che ha impegnato studiosi di diverso profilo specialistico, e amministratori pubblici, e organizzatori di cultura, e la disponibilità degli eredi: l’intento è stato quello di offrire un lavoro comunitario utile per la conoscenza tanto dell’uomo De Luca, quanto dell’ambiente in cui è nato e che così profondamente ha amato. La poliedrica personalità di don Carlo De Luca torna a rivivere, illuminata da indagini che hanno certo modernità di metodo e obiettività di ricerca, ma non nascondono l’intento di rinnovare una affettuosa consapevolezza comune dell’importanza del personaggio storico e umano che offrono al Lettore.

Gli autori

Francesco Piero Franchi, L’esilio interiore. Umanità e nostalgia di don Carlo De Luca in un suo epistolario
Alessia Uccelli, Don Carlo De Luca attraverso i documenti d’archivio
Iolanda Da Deppo, Un prete rimboschitore. Note su don Carlo De Luca e il bosco di Piei
Bruno De Donà, Don Carlo De Luca dagli ardimenti di Calvi a Vittorio Veneto
Walter Musizza, Francesco Coronini, un nemico di don Carlo De Luca, ma solo per un giorno e fuori tempo massimo
Ester Cason, Il rapporto tra don Carlo De Luca e Valentino Panciera Besarel (1829-1902)
Claudio Lorenzini, «S’istruiscono per istruire». Il clero in Carnia e l’agricoltura tra Otto e Novecento: schede per un confronto
Letizia Lonzi, Appendice – I rapporti di don Carlo De Luca con l’erudito Giovanni Battista Cavalcaselle
Matteo De Monte, Albero genealogico

Nuovi appuntamenti a Santa Giustina e Limana per la presentazione del libro “Il coraggio e la passione”

Continua la serie di incontri di presentazione del libro Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero (Isbrec, 2023) a cura di Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason, Adriana Lotto.

Il volume, che sta riscuotendo un lusinghiero successo, sarà presentato innanzitutto martedì 9 aprile, alle ore 18,00  a Santa Giustina, presso il Centro culturale in via Cal de Formiga, 31. Nel corso dell’incontro, i saluti dell’Amministrazione comunale saranno seguiti dagli interventi dei curatori Franco Comin e Silvia Comin e dei coordinatori Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
L’incontro ad ingresso libero, è organizzato dal Comune di Santa Giustina, dall’Isbrec e dall’Anpi.

Successivamente il volume sarà proposto venerdì 12 aprile, alle ore 20.30 a Limana, presso il Municipio; anche in questa circostanza, dopo i saluti istituzionali si potranno ascoltare le parole di Franco Comin e Silvia Comin e di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
A seguire, per iniziativa dell’Amministrazione, avverrà la consegna della Costituzione italiana ai neo diciottenni e della cittadinanza simbolica ai minori stranieri residenti nel comune.
L’appuntamento è proposto dal Comune di Limana assieme a Isbrec e Anpi e l’ingresso è libero.

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.

 

 

Dedicato a Ferruccio

A sei anni dalla scomparsa di Ferruccio Vendramini, figura di grande rilievo della cultura e della ricerca storica del Bellunese nonché direttore per circa vent’anni ed infine presidente onorario dell’Isbrec, l’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea, assieme a Archivio storico del Comune di Belluno, Fondazione Società Bellunese, Anpi, Ass. Amici dell’Archivio storico di Belluno, Feltre e Cadore, Cgil e Spi-Cgil di Belluno, organizza un incontro dedicato alla sua memoria che si terrà venerdì 5 aprile alle ore 18.00 a Belluno presso la sala “Bianchi” in viale Fantuzzi, 11.

Nel corso dell’incontro verrà presentato il volume Tra storia, società e cultura. Saggi in ricordo di Ferruccio Vendramini, curato da Enrico Bacchetti e Franca Cosmai che raccoglie 25 saggi di altrettanti storici e studiosi che ebbero modo di condividere percorsi di ricerca con Ferruccio.

Dopo i saluti delle autorità, interverrà Marco Borghi (storico, Iveser) che parlerà del volume. Seguiranno gli interventi dei curatori e degli autori del libro e degli amici che vorranno così ricordarlo e onorarlo. La serata sarà allietata dalle note proposte da Nelso Salton e Sandro Del Duca, sicuri che ciò avrebbe fatto piacere a Ferruccio, grande appassionato di musica.

L’incontro, ad ingresso libero, si svolge grazie alla collaborazione del Comune di Belluno e vanta il patrocinio dei Comuni di Ponte nelle Alpi e Longarone e della Provincia di Belluno.

Maggiori informazioni sul volume a questo link.

Il coraggio e la passione

Martedì 26 marzo, alle ore 09.30, per il terzo incontro del format “Conversazioni con gli autori” II stagione, l’Archivio centrale dello Stato organizza la presentazione del libro Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero (Isbrec, 2023) a cura di Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason, Adriana Lotto.

L’incontro si terrà presso la Sala Convegni dell’Archivio Centrale dello Stato, piazzale degli Archivi, 27, a Roma.

Frutto di cinque anni di ricerca, il libro, basato sulle ricerche effettuate dagli autori sul fondo Ricompart dell’ACS, raccoglie 5063 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno nonché le gesta dei bellunesi impegnati nella lotta al nazi-fascismo all’estero. Il volume è stato pubblicato con il patrocinio di diversi enti e istituzioni, tra cui l’Archivio Centrale dello Stato.

Intervengono
Franco Comin, curatore
Silvia Comin, curatrice
Diego Cason, presidente dell’Isbrec
Adriana Lotto, membro del direttivo dell’Isbrec
Enrico Bacchetti, direttore dell’Isbrec
Gino Sperandio, presidente dell’Anpi provinciale di Belluno
Michela Micocci, autrice del docufilm “Il corpo e il nom”

Modera:
Gaetano Petraglia, funzionario archivista ACS, responsabile del fondo Ricompart

Al termine della presentazione del volume, per l’80° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, seguirà la proiezione del docu-film “Il corpo e il nome – gli ignoti delle Fosse ardeatine”, nato da un’idea della ricercatrice Michela Micocci, per la regia di Daniele Cini, con la collaborazione del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti-Ministero della Difesa, dell’Anfim (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri) e del Museo della Liberazione.

Il coraggio e la passione

Nel quadro delle commemorazioni dei dieci partigiani impiccati al Bosco delle Castagne (10 marzo 1945) e dei quattro partigiani impiccati a Belluno in piazza dei Martiri (17 marzo 1945), Isbrec, Comune di Belluno e Anpi Belluno organizzano la presentazione del libro Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023).

L’incontro si terrà sabato 16 marzo a Belluno, presso la sala “Bianchi” in viale Fantuzzi 11 alle ore 18.00 e, dopo i saluti istituzionali portati dal dott. Luciano Bassi, Presidente del Consiglio comunale di Belluno, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.

Commemorazione del Bosco delle Castagne – Avviso

Si comunica che, a causa delle avverse condizioni del tempo e per le caratteristiche del luogo, la cerimonia commemorativa per ricordare i partigiani impiccati il 10 marzo 1945 al Bosco delle Castagne si svolgerà domenica 10 marzo presso la chiesetta dei Santi Giorgio e Sebastiano in località Vezzano (luogo da cui parte il sentiero che consente di raggiungere a piedi l’altura del Bosco delle Castagne).

Restano invariati l’orario, con inzio della cerimonia fissato per le ore 10.00, e il programma:
celebrazione della S. Messa
saluto del Vicesindaco di Belluno, Paolo Gamba
orazione ufficiale a cura di Marco Fenaroli, Assessore del Comune di Brescia

La cittadinanza tutta e quanti si riconoscono nei valori della democrazia e dell’antifascismo espressi nella Costituzione italiana, sono invitati a partecipare e rendere omaggio a chi diede la vita per la nostra libertà.

Commemorazione del Bosco delle Castagne

Anche quest’anno è prevista la commemorazione dei dieci partigiani impiccati dai nazisti il 10 marzo 1945 al Bosco delle Castagne. L’incontro, organizzato dal Comune di Belluno in collaborazione con Isbrec, Anpi, Fvl, si terrà domenica 10 marzo 2024 alle ore 10.00 presso il Bosco delle Castagne secondo il seguente programma:

celebrazione della S. Messa
saluto del Vicesindaco di Belluno, Paolo Gamba
orazione ufficiale a cura di Marco Fenaroli, Assessore del Comune di Brescia

Il 10 marzo 1945, quale rappresaglia per una operazione partigiana di qualche giorno precedente, 10 partigiani detenuti nelle celle della caserma “D’Angelo” di Belluno furono condotti dai soldati tedeschi al Bosco delle Castagne e lì impiccati ai rami di alcuni alberi, oggi monumento alla barbarie nazi-fascista e luogo di commemorazione di quanti persero la vita in nome della Libertà.
Quel giorno, tuttavia, 11 furono le vittime; i nazisti, infatti, resisi conto di uno scambio di persona, rientrati in caserma provvidero a fucilare nel cortile il partigiano inizialmente indicato nell’elenco delle vittime.
Le vittime: Mario Pasi “Montagna” (nato nel 1913), Joseph (soldato francese), Francesco Bortot “Carnera” (1921), Marcello Boni “Nino” (1921), Pietro Bertanza “Portos” (1925), Giuseppe Como “Penna” (1925), Ruggero Fiabane “Rampa” (1917), Giovanni Cibien “Mino” (1925), Giovanni Candeago “Fiore” (1921), Giuseppe Santomaso “Franco” (1920). Fucilato in caserma: Cibien Giuseppe.

Visualizza l’invito qui

La cittadinanza tutta e quanti si riconoscono nei valori della democrazia e dell’antifascismo espressi nella Costituzione italiana, sono invitati a partecipare e rendere omaggio a chi diede la vita per la nostra libertà.

Il coraggio e la passione

L’Isbrec è lieto di annunciare l’uscita del volume Il coraggio e la passione Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero, a cura di Franco Comin e Silvia Comin, direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto,(Isbrec 2023).

Frutto di cinque anni di ricerca, il libro (676 pagine) raccoglie 5063 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni incaricate di verificarne la veridicità. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso altri luoghi di conservazione, in primis l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec. I dati raccolti sono poi stati verificati e corretti sulla scorta di quanto è stato possibile accertare presso gli uffici Anagrafe dei comuni in cui nacquero i partigiani e i patrioti riconosciuti.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.
Il volume, peraltro, non ha la pretesa di raccogliere i dati di tutti coloro che operarono nelle formazioni partigiane tra settembre 1943 e maggio 1945, giacché molti uomini, e soprattutto donne, alla conclusione delle vicende belliche preferirono non presentare la richiesta di riconoscimento. Nonostante ciò, il risultato conseguito con la ricerca permette oggi di aver più chiaro il contesto in cui partigiani e patrioti si trovarono ad operare. Il libro lo fa emergere anche attraverso i saggi Le formazioni partigiane in provincia di Belluno al 5 maggio 1945. Il contesto storico di Diego Cason e Partigiane e patriote: le donne bellunesi nella guerra e nella Resistenza di Adriana Lotto, nonché gli approfondimenti di Franco Comin (Il riconoscimento della qualifica di partigiano e di patriota) e Silvia Comin (Introduzione ai profili biografici: note archivistiche e editoriali). A ciò si aggiungono alcuni apparati utili a comprendere la dislocazione sul territorio e i vertici delle diverse formazioni operanti nel territorio bellunese.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio di diversi enti e istituzioni, tra cui l’Archivio centrale dello Stato di Roma, l’Archivio di Stato di Belluno, la Provincia di Belluno e ventotto Comuni della provincia, nonché il sostegno della Regione Veneto e dell’Anpi provinciale di Belluno.

Chi fosse interessato ad acquistare il volume potrà scrivere all’Isbrec all’indirizzo istitutobelluno@libero.it.
Per maggiori informazioni sul volume clicca qui.