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La Liberazione in archivio

In occasione dell’80° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo, Ministero della Cultura, Archivio di Stato di Belluno, Isbrec e Archivio storico del Comune di Belluno organizzano l’incontro “La Liberazione in archivio. Fonti per la storia della Lotta di Liberazione negli archivi bellunesi cittadini“.
L’incontro si terrà mercoledì 30 aprile presso la Biblioteca civica di Belluno alle ore 17.15. Sarà l’occasione per conoscere le fonti documentarie relative al periodo della lotta di liberazione, consultabili presso i tre maggiori Istituti di conservazione di fondi archivistici cittadini.

Programma

Luca Moimas (Ascbl), Le fonti sul periodo pre e post Liberazione nell’Archivio storico del Comune di Belluno
Silvia Miscellaneo (Asbl), Nuove fonti per la storia degli Internati militari italiani (Imi) bellunesi all’Archivio di Stato di Belluno
Adriana Lotto (Isbrec), Testimonianze di Internati militari italiani (Imi) bellunesi
Franca Cosmai (Isbrec), Archivi resistenti e progetti di valorizzazione

La cittadinanza è invitata a partecipare

I documentari del Dams in Terza missione

Ha preso avvio il 17 aprile su Telebelluno la trasmissione di documentari realizzati da studenti del “Laboratorio per la realizzazione di documentari” del Dams dell’Università di Padova (1991-2025) sotto la guida del prof. Mirco Melanco. “Terza missione” significa che questi filmati, nati in ambito accademico, ne escono e si rendono fruibili a tutti gli spettatori.  L’Isbrec è co-produttore della trasmissione e collabora con Telebelluno alla diffusione di questi saperi. Naturalmente la trasmissione di questi documentari non ha scopo di lucro, ma di diffusione culturale di argomenti scientifici attraverso un linguaggio, quello cinematografico, che può essere compreso da chiunque. 
Per conoscere meglio il progetto visitare la seguente puntata della rubrica “Incontro con…”

Canali di messa in onda
Ch 75 digitale terrestre
In streaming: https://www.telebelluno.it/streaming/

Orari delle trasmissioni
dal 17 al 20/4/2025

giovedì ore 15.15 circa
sabato ore 10.00 circa
domenica ore 17.30 circa

dal 24/04/2025 in poi
giovedì ore 15.15 circa
sabato ore 10.00 circa
domenica ore 20.30 circa

Questi i primi documentari che andranno in onda

  1.  Gian Piero Brunetta: riflessioni sul cinema del 2014 (dal 17 al 20 aprile 2025)
  2. Annarosa non muore: appunti sulla guerra di liberazione combattuta sulle Prealpi bellunesi-trevigiane (1943-1945) del 2002 (dal 24 al 27 aprile 2025)
  3. Giustizia sociale. G.S. Pensieri e parole del comandante partigiano Bruno (Paride Brunetti) del 2006 (dall’1 al 4 maggio 2025)
  4. Il cinema secondo Mario Brenta del 2012 (dall’8 all’11 maggio 2025)
  5. Mario Lanfranchi: un regista per tutte le stagioni del 2017 (dal 15 al 18 maggio 2025)

Festa della Liberazione

Il prissimo 25 aprile si svolgeranno diverse inizative organizzate con la partecipazione dell’Isbrec in occasione dell’80° anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo.

Celebrazioni ufficiali

A Belluno la cerimonia, organizzata dal Comune con la collaborazione di Isbrec, Anpi Belluno, Fvl Belluno,  comitato onoranze caduti dell’Oltrardo e Ass. naz. Famiglie dei caduti e dispersi in guerra, avrà inizio alla ore 9.45 in piazza dei Martiri con l’alzabandiera. Seguirà l’intervento del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. Prenderanno poi la parola Sara Burlon (vicepresidente Consulta provinciale degli studenti) e Eric Mandolesi, nipote di “Carlo”, nell’80° della seconda beffa di Baldenich. L’orazione ufficiale sarà affidata al sen. Felice Casson. Alla cerimonia parteciperà la Filarmonica di Belluno 1867.

Sospirolo, per l’organizzazione del Comune, dell’Anpi-Sez. Brigata “Pisacane”, del Gruppo Alpini di Sospirolo, del Gruppo Fanti Sedico-Sospirolo e dell’Auser “Monte Sperone”, la cerimonia prenderà avvio alle 9.30 a Sospirolo in piazza Lexy in prossimità del monumento ai Caduti in guerra e sul lavoro per proseguire alla Brustolada e alla passerella del Peron dove farà una breve orazione Enrico Bacchetti (direttore dell’Isbrec), per concludersi quindi a Gena Bassa. Al termine della cerimonia ci sarà un momento conviviale presso la sede del circolo Auser “Monte Sperone” a Sospirolo.

Nel quadro delle celebrazioni organizzate dall’Unione Montana Alpago e dai Comuni di Tambre, Alpago e Chies d’Alpago, a Pieve d’Alpago si terrà una celebrazione ufficiale che inizierà alla 10.15 con il raduno presso il Municipio. Alle 10.30 sarà celebrata la Santa Messa nella Parrocchiale di Pieve e, a seguire, dalle 11.15 deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti e Dispersi con interventi delle autorità e di Diego Cason (presidente Isbrec). La manifestazione sarà accompagnata da brani musicali proposti dalla Banda Val Cantuna.

Appuntamenti conviviali e culturali

Alle ore 12.00 a Sossai avrà inizio la Festa della Liberazione organizzata da Cgil Belluno, Anpi Belluno, Libera, Rete degli Studenti Medi e Coordinamento Pace e Disarmo e sostenuta, tra gli altri, anche dall’Isbrec. Il programma prevede alle 12.30 l’apertura di ristorante e chiosco. Alle 15.00 si terrà il dibattito Crisi della democrazia e partecipazione: contro le guerre e il riarmo che vedrà la partecipazione di Felice Casson. A seguire, dalle 16.30 ci sarà uno spettacolo musicale. Nel corso della festa sarà presente un infopoint riguardo la tornata referendaria dell’8 e 9 giugno 2025. La cittadinanza è invitata  a partecipare.

Nel pomeriggio, il Circolo Culturale 25 Aprile di Bolzano Bellunese, la Sezione Anpi “10 Marzo 1945” di Bolzano Bellunese, l’Isbrec e la Fondazione Società Bellunese organizzano un incontro alle ore 17.00 presso il salone dell’ex asilo di Bolzano Bellunese per festeggiare la giornata della Liberazione. Nel corso dell’incontro la lettura di alcuni brani tratti dai libri che trattano la Resistenza locale (Polenta e sassi di Emilio Sarzi Amadè, Recapito 67 di Augusto Righes, I patrioti della città del Piave di Giuseppe Fontana e Andata e ritorno di Renzo Guglielmino) e nazionale (I ventitre giorni della città di Alba di Beppe Fenoglio e passi Piero Calamandrei) sarà intercalata dalla proiezione di due interviste alle partigiane di Bolzano Bellunese Vivetta De Moliner e Agnese Righes, realizzate da Zenone Sovilla, e da canzoni della Resistenza italiana.

Presentazione del libro “Si fa presto a dire spia”

In occasione dell’80° della Liberazione Comune di Cesiomaggiore, Anpi Belluno, Isbrec e Associazione culturale Tina Merlin organizzano la presentazione del libro di Toni Sirena, Si fa presto a dire spia. Alpenvorland 1943-45 una controversa vicenda della Resistenza (Cierre, 2025). L’appuntamento è per giovedì 24 aprile alle ore 18.00 in Sala Consiliare, piazza Mercato 2 a Cesiomaggiore. Dopo i saluti istituzionali, l’autore dialogherà con Gino Sperandio (Anpi Belluno).

La cittadinanza è invitata

Il volume 
Si fa presto a dire spia. C’è la spia prezzolata, chi parla sotto tortura, chi cede per minaccia o per paura. Chi viene paracadutato dietro le linee nemiche per operare sabotaggi o raccogliere informazioni. Chi, una volta catturato, per salvare la pelle sceglie di fare il doppio gioco e talvolta il triplo. E c’è anche chi, accusato di aver fatto la spia, viene ucciso dopo la fine della guerra per salvare altri. Questo libro, tra storia e racconto, ricostruisce una vicenda reale, avvenuta durante la Resistenza tra il 1944 e 1945 nella Zona di operazione delle Prealpi, l’Alpenvorland O.Z., diventata provincia del Reich. Il libro illumina alcune questioni finora non risolte: come la Gestapo riuscì a risalire ai vertici della Resistenza, arrestando tutti i membri del Cln di Bolzano e del Cln regionale veneto; come fu catturato a Cortina e perché in seguito assassinato a Bolzano l’agente americano Steve Hall; chi era in realtà la misteriosa e affascinante Isabel de Obligado e quale ruolo svolse nel Bellunese; quali erano i contrasti interni all’apparato repressivo delle SS; per quale motivo reale nel maggio del 1945 fu ucciso dagli americani Cesare Caramalli, “Tell”, partigiano della brigata garibaldina Calvi che operava in Cadore.

L’autore 
Toni Sirena, giornalista e ricercatore storico, è nato e vive a Belluno. ha lavorato dal 1984 per la “Nuova Venezia”, il “Mattino di Padova”, la “Tribuna di Treviso” e, dal 1994, “Il corriere delle Alpi”, “Trentino” e l’“Alto Adige”. Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano I delitti di Alleghe, le verità oscurate (2008), Morte al tiranno (2011), Il ponte delle disgrazie (2017), La Falcadina (2021). È membro del direttivo dell’Isbrec.

Convegno in Senato “La memoria della repubblica”

Il 15 aprile 2025 alle ore 15.00 presso il Senato della Repubblica, sala Zuccari si svolgerà il convegno nazionale La memoria della Repubblica. Nell’80° della Liberazione: il ruolo degli istituti storici. Promosso dalla vicepresidente del Senato Anna Rossomando in collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri e la Rete degli Istituti storici della Resistenza di cui anche l’Isbrec è parte, il convegno si svolgerà secondo il seguente programma:

Saluti
Alessandro Giuli (Ministro della Cultura)
Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte)
Sen. Roberto Marti (Presidente Commissione Cultura del Senato)
Sen. Giulia Cosenza (Vicepresidente Commissione Cultura del Senato)
Giulia Albanese (Vicepresidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri)

Tavola rotonda
Sen. Anna Rossomando (Vicepresidente del Senato)
Sen. Francesco Verducci (Commissione cultura del Senato)
Sen. Vannino Chiti (Presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza)
Sen. Daniele Gaetano Borioli (Presidente Associazione Memoria della Benedicta)
Silvia Salvatici (Università di Firenze)

Conclude
Sen. Paolo Corsini (Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri)

Il lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming al link https:/webtv.senato.it

“Italia nostra! Italia e libertà!”

“Italia nostra! Italia e libertà!” Vite di partigiani e resistenti nelle carte dell’Archivio Centrale dello Stato. Questo il titolo della mostra documentaria organizzata dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma in collaborazione con Isbrec e Museo storico della Liberazione di Roma.

A ottanta anni dal 25 aprile 1945, l’Archivio Centrale dello Stato celebra la Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo con una mostra documentaria che si inaugurerà il 15 aprile 2025 e che sarà visitabile fino al 2 giugno 2025, Festa della Repubblica, allestita nei rinnovati spazi dell’Aula Magna dell’Acs.
La mostra vuole promuovere la conoscenza, in particolare nei più giovani, delle biografie di partigiani e resistenti, noti e meno noti, che contribuirono con le proprie idee e con la propria lotta, e spesso con la propria vita, alla guerra di Liberazione e, attraverso le vicende dei singoli, dei momenti salienti del movimento partigiano dall’armistizio dell’8 settembre 1943 alla Liberazione del Paese.
Vite partigiane particolarmente emblematiche, accomunate da un solo grido ideale: “Italia nostra, l’Italia e libertà”, come recita un canto ritrovato nelle carte di Leone Cattani conservate in Istituto, da cui è stato derivato il titolo della mostra.
Insieme ai preziosi documenti, sono esposti cimeli storici provenienti altresì dal Museo storico della Liberazione, due ritratti di partigiani, opere di Georges de Canino (dalla collezione d’arte contemporanea dell’Istituto) e una selezione di immagini provenienti dall’Istituto storico della Resistenza di Belluno.
Le testimonianze documentarie dei percorsi e delle scelte dei protagonisti, e al contempo del contesto storico in cui essi si mossero, provengono in particolare dal fondo RICOMPART, l’Ufficio per il riconoscimento delle qualifiche ai partigiani del ministero della difesa: un enorme archivio, versato all’Archivio Centrale dello Stato a partire dal 2009, consistente in uno schedario di oltre 700.000 schede nominative digitalizzate e consultabili da remoto e circa 400.000 fascicoli di carteggi prodotti dalle Commissioni locali che si occuparono dei riconoscimenti partigiani, sui quali l’Archivio Centrale dello Stato da tempo sta lavorando per consentirne la più adeguata consultazione.
La mostra inoltre espone ulteriore ed essenziale documentazione che testimonia la nascita del Comitato di Liberazione Nazionale, la lotta delle prime bande partigiane, la reazione fascista nei territori della RSI, gli eccidi nazisti e il ruolo degli Alleati per la liberazione del Paese. A restituire quegli eventi sono gli archivi di grandi personalità quali Ferruccio Parri, Ugo La Malfa, Sergio Fenoaltea, Leone Cattani, Vittorio Foa, Pietro Nenni, Vittorio Emanuele Orlando e Alessandro Casati, oltre che i fascicoli dell’archivio del Comitato Centrale di Liberazione Nazionale (1944-1946), della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e degli archivi fascisti del periodo repubblichino.

Ingresso libero e gratuito, durante i seguenti orari di apertura:
martedì e giovedì: 10.00 – 12.00 e 15.30 – 17.00
mercoledì: 15.30 – 17.00

Per gruppi di persone superiori alle otto unità e per le scuole, la mostra è visitabile su prenotazione agli indirizzi: acs.visiteguidate@cultura.gov.it (pubblico) e acs.didattica@cultura.gov.it (scuole)

Il Coraggio e la passione

Nel quadro delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, Isbrec, Comune di Pieve di Cadore e Anpi- Sez. Cadore “Giovanna Zangrandi” organizzano la presentazione del libro Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023).

L’incontro si terrà mercoledì 16 aprile a Pieve di Cadore, presso la Sala Consiliare in piazza Municipio 18 alle ore 18.30 e, dopo i saluti istituzionali, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.

Cerimonia per i caduti in ricordo di Pasqualino Secchi

Sabato 12 aprile, per l’organizzazione del Comune di Alpago e in collaborazione con Pro Loco di Puos d’Alpago e Gruppo Ana di Farra d’Alpago,, si terrà la Cerimonia per i caduti. In ricordo di Pasqualino Secchi a cent’anni dalla nascita del concittadino Emilio Vich.
L’iniziativa prende spunto dalla scoperta dell’identità reale del partigiano Pasqualino Secchi, sardo che si trovò a combattere la lotta di liberazione nel Bellunese perdendo infine la vita il 31 agosto 1944 in Cansiglio. Una targa commemorativa collocata nel 1975 sul luogo della morte cinque partigiani, tra cui Emilio Vich, ricordava la scomparsa di un Ignoto con nome di battaglia “Sardo”. Ci sarebbero voluti ancora diversi anni e solo nel 1992 si sarebbe riusciti ad accertare l’indetità di questo partigiano, riconosciuto in Pasqualino Secchi, originario di Cagliari.

Tuttavia solo recentemente, per iniziativa del Comune di Alpago si è provveduto a modificare la targa commemorativa correggendola con l’inserimento del nome del partigiano caduto, doveroso omaggio a chi decise di mettere a repentaglio e infine perdere la vita per la libertà di tutti gli italiani.

Questo il programma dell’iniziativa
ore 10.00 – Momento di ricordo presso il Monumento dei Caduti di Mezzomiglio
ore 11.45 – Ritrovo presso il Municipio di Farra d’Alpago
ore 12.00 – Cerimonia presso il monumento ai Caduti di Farra d’Alpago

Intervengono Alberto Peterle (Sindaco del Comune di Alpago), Diego Cason (Presidente Isbrec), Umberto Oppus (Sindaco del Comune di Mandas).

La manifestazione sarà accompagnata dalla Banda musicale di Farra d’Alpago.

La cittadinanza è invitata ad intervenire

 

Presentazione del n. 76 di QSC “La memoria dell’acqua. Sistema idroelettrico, paesaggio e comunità montane”

Per l’organizzazione di Isral e Provincia di Alessandria, lunedì 7 aprile alle ore 18.00 verrà presentato online il 76° Quaderno di storia contemporanea (QSC). Intitolato La memoria dell’acqua. Sistema idroelettrico, paesaggio e comunità montane, il Quaderno affronta la storia complessa del sistema idroelettrico nel nostro paese e l’impatto, talvolta tragico, che esso ebbe sul territorio. Il lettore vi ritroverà così ricostruite vicende relative all’arco alpino (saggi di Ferrario/Castiglioni, Da Deppo sul Cadore, Mocarelli sulla Valtellina, Nardelli-Malgrand sulla Valle Roya e Val di Susa/Moriana) e all’Appennino (Rapetti/Visconti sulla Valle Bormida) o alcuni suoi aspetti particolari (Agliani su idroelettrico e fotografia; Accornero/Loreto sui lavoratori del settore; Ferraris sugli impianti progettati da Pietro Portaluppi). È poi dedicato ampio spazio al crollo della diga di Molare (Bonaria e Gaballo/Barisone), il più grave della storia italiana prima del Vajont, argomento di cui qui scrivono Bacchetti e nella sezione didattica Roncati.

Nel corso dell’incontro di presentazione dialogheranno Tatiana Agliani, Giacomo Bonan, Luca Mocarelli e il direttore di QSC, Cesare Panizza.

L’incontro si potrà seguire sulla piattaforma Zoom chiedendo le credenziali di accesso all’indirizzo didattica@isral.it

Presentazione del libro “Si fa presto a dire spia”

In occasione dell’80° della Liberazione nonché dell’80° anniversario dei tragici eventi che si consumarono al Bosco delle Castagne (10 marzo 1945) e di piazza dei Martiri (17 marzo 1945) a Belluno, Anpi Belluno, Isbrec e Associazione culturale Tina Merlin organizzano la presentazione del libro di Toni Sirena, Si fa presto a dire spia. Alpenvorland 1943-45 una controversa vicenda della Resistenza (Cierre, 2025). L’appuntamento è per giovedì 27 marzo alle ore 17.15 in sala “Bianchi”, viale Fantuzzi 11 a Belluno. Dopo i saluti, l’autore dialogherà con Sonia Residori (Università di Padova).

La cittadinanza è invitata

Il volume 
Si fa presto a dire spia. C’è la spia prezzolata, chi parla sotto tortura, chi cede per minaccia o per paura. Chi viene paracadutato dietro le linee nemiche per operare sabotaggi o raccogliere informazioni. Chi, una volta catturato, per salvare la pelle sceglie di fare il doppio gioco e talvolta il triplo. E c’è anche chi, accusato di aver fatto la spia, viene ucciso dopo la fine della guerra per salvare altri. Questo libro, tra storia e racconto, ricostruisce una vicenda reale, avvenuta durante la Resistenza tra il 1944 e 1945 nella Zona di operazione delle Prealpi, l’Alpenvorland O.Z., diventata provincia del Reich. Il libro illumina alcune questioni finora non risolte: come la Gestapo riuscì a risalire ai vertici della Resistenza, arrestando tutti i membri del Cln di Bolzano e del Cln regionale veneto; come fu catturato a Cortina e perché in seguito assassinato a Bolzano l’agente americano Steve Hall; chi era in realtà la misteriosa e affascinante Isabel de Obligado e quale ruolo svolse nel Bellunese; quali erano i contrasti interni all’apparato repressivo delle SS; per quale motivo reale nel maggio del 1945 fu ucciso dagli americani Cesare Caramalli, “Tell”, partigiano della brigata garibaldina Calvi che operava in Cadore.

L’autore 
Toni Sirena, giornalista e ricercatore storico, è nato e vive a Belluno. ha lavorato dal 1984 per la “Nuova Venezia”, il “Mattino di Padova”, la “Tribuna di Treviso” e, dal 1994, “Il corriere delle Alpi”, “Trentino” e l’“Alto Adige”. Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano I delitti di Alleghe, le verità oscurate (2008), Morte al tiranno (2011), Il ponte delle disgrazie (2017), La Falcadina (2021). È membro del direttivo dell’Isbrec.