Archivio mensile:Luglio 2025

Chiusura estiva dell’Isbrec

Si comunica che l’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea resterà chiuso da lunedì 21 luglio a domenica 31 agosto per la consueta pausa estiva. Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 1 settembre con le iniziative che l’Isbrec sta già programmando e con l’apertura al pubblico di biblioteca e archivio.

L’Isbrec augura una buona estate
a soci, abbonati e utenti di biblioteca e archivio

Presentazione del libro “Si fa presto a dire spia”

In occasione dell’80° della Liberazione Isbrec, Anpi e Associazione culturale Tina Merlin, con il patrocinio del comune di Val di Zoldo, organizzano la presentazione del libro di Toni Sirena, Si fa presto a dire spia. Alpenvorland 1943-45 una controversa vicenda della Resistenza (Cierre, 2025). L’appuntamento è per martedì 5 agosto alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare di Fusine, piazza G. Angelini 1. Dopo i saluti istituzionali, l’autore dialogherà con Adriana Lotto.

La cittadinanza è invitata

Il volume 
Si fa presto a dire spia. C’è la spia prezzolata, chi parla sotto tortura, chi cede per minaccia o per paura. Chi viene paracadutato dietro le linee nemiche per operare sabotaggi o raccogliere informazioni. Chi, una volta catturato, per salvare la pelle sceglie di fare il doppio gioco e talvolta il triplo. E c’è anche chi, accusato di aver fatto la spia, viene ucciso dopo la fine della guerra per salvare altri. Questo libro, tra storia e racconto, ricostruisce una vicenda reale, avvenuta durante la Resistenza tra il 1944 e 1945 nella Zona di operazione delle Prealpi, l’Alpenvorland O.Z., diventata provincia del Reich. Il libro illumina alcune questioni finora non risolte: come la Gestapo riuscì a risalire ai vertici della Resistenza, arrestando tutti i membri del Cln di Bolzano e del Cln regionale veneto; come fu catturato a Cortina e perché in seguito assassinato a Bolzano l’agente americano Steve Hall; chi era in realtà la misteriosa e affascinante Isabel de Obligado e quale ruolo svolse nel Bellunese; quali erano i contrasti interni all’apparato repressivo delle SS; per quale motivo reale nel maggio del 1945 fu ucciso dagli americani Cesare Caramalli, “Tell”, partigiano della brigata garibaldina Calvi che operava in Cadore.

Presentazione del volume “Perarolo. Una comunità fra l’acqua e il legno”

Sabato 2 agosto alle ore 18.00 presso la sala multifunzionale di Caralte verrà presentato il volume “Perarolo. Una comunità fra l’acqua e il legno” a cura di Giacomo Bonan e Claudio Lorenzini (Forum 2025). Dopo i saluti istituzionali, il volume, frutto del lavoro di molti ricercatori in buona parte collaboratori e amici dell’Isbrec, sarà presentato da Adriana Lotto (Isbrec).

Ingresso libero

La presentazione del libro seguirà la vernice della mostra “Alla ricerca di una vecchia risorsa nell’età industriale. Il legno e le radici storiche delle foreste italiane (1870-1960)” che sarà visitabile fino al 5 ottobre presso il museo del Cidolo e del legname e il Giardino di Palazzo Lazzaris di Perarolo di Cadore (per maggiori dettagli visualizza la locandina qui).

Ultimo appuntamento della rassegna Liberazione 80

Giunge a conclusione la rassegna Liberazione 80. L’ultimo appuntamento sarà venerdì 25 luglio, data altamente simbolica, alle ore 19.00. Al Pus di Pian Longhi (Ponte nelle Alpi), Michela Ponzani dialogherà con Enrico Bacchetti (Isbrec) attorno al tema “La scelta di resistere”. A seguire la festa di chiusura della rassegna.

Ingresso libero

Michela Ponzani è nata a Roma nel 1978 ed è una storica e conduttrice televisiva italiana. Dal 2022-2023 è professore a contratto di storia contemporanea presso l’Università di Roma Tor Vergata e dal 2023-2024 di storia delle fonti audiovisive e multimediali presso l’Università di Roma Tre. Tra le molte pubblicazioni si segnala Guerra alle donne. Partigiane, vittime di stupro, «amanti del nemico» 1940-45 (2012), Processo alla Resistenza. L’eredità della guerra partigiana nella Repubblica (1945-2022) (2023) e il recente Donne che resistono. Le Fosse Ardeatine dal massacro alla memoria. 1944-2025 (2025).

Prossimi appuntamenti della rassegna Liberazione 80

Entra nell’ultima fase la rassegna Liberazione 80. Prima della conclusione prevista venerdì 25 luglio, questa settimana ci attendono tre appuntamenti.

Innanzitutto, Liberazione 80 ci porta a teatro con lo spettacolo “Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente”, un’opera teatrale scritta e portata in scena per la prima volta da Dario Fo e Franca Rame nel 1970. Tornerà a essere interpretata per noi, in via straordinaria, dopo oltre 15 anni dall’ultima volta.

Si tratta di un lavoro commovente e profondamente attuale, messo in scena da Mario Pirovano, allievo diretto e massimo interprete dei monologhi di Dario Fo.
Lo spettacolo è tratto da testimonianze di partigiani registrate negli anni ’60, raccontate da Pirovano con potenza espressiva, gestualità e umanità. Una narrazione che restituisce la Resistenza come esperienza concreta, fatta di uomini e donne, paure e sogni, sarcasmo e speranza.
L’evento si svolge con il patrocinio e la collaborazione della @fondazioneforame e si terrà in provincia con un doppio appuntamento:

  • Venerdì 18 luglio, alle ore 20.45 a Pieve di Cadore, presso l’Auditorium Cos.Mo
  • domenica 20 luglio alle ore 18.00 a Fonzaso, presso il Teatro Dolomiti Hub

Ingresso libero

Sabato 19 luglio, alle ore 20.45, presso l’Auditorium delle Canossiane a Feltre, incontreremo Emilio Gentile che ci parlerà de “L’invenzione del totalitarismo“.
Autore di uno studio complessivo sull’ideologia fascista, Emilio Gentile è uno dei massimi esperti di fascismo e si è a lungo occupato delle strutture istituzionali del fascismo, dell’organizzazione della politica e delle manifestazioni culturali. Ha inaugurato un nuovo filone di studi dedicati al totalitarismo e, con La via italiana al totalitarismo (1995) e con lavori degli anni successivi, ha indicato limiti dell’interpretazione secondo cui il fascismo italiano non sarebbe stato un regime totalitario.
È stato professore ordinario di storia contemporanea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” fino al 2012, quando è divenuto professore emerito; collabora a giornali e riviste. Ha insegnato in Australia, Francia e Stati Uniti.

Commemorazione dei partigiani caduti presso il Ponte di S. Felice

Organizzata dai Comuni di Sedico e Borgo Valbelluna con la collaborazione di Isbrec e Anpi, Fvl e Fiap, domenica 13 luglio 2025, alle ore 8.30, presso il Ponte di S. Felice (Borgo Valbelluna–Sedico) si svolgerà la consueta commemorazione degli undici partigiani uccisi in un’imboscata nazista la notte tra il 14 e il 15 luglio 1944.

I patrioti deceduti:
Bogo Alfonso “Kaiser”
Bogo Ermenegildo “Brusa”
Bortot Ernesto “Stanlio”
Dal Farra Enrico “Krich”
Dal Farra Giovanni “Febo”
Dal Farra Graziano “Susto”
De Salvador Samuele “Gigi”
Fenti Vittorino “Cagnara”
Praloran Aldo “Nike”
Tormen Vittorio “Gim”
Reolon Sebastiano “Baracca”

Programma
Ore 8.30 – Ponte di San Felice
Corteo, deposizione corone
orazione ufficiale di Alberto Botte

Ore 9:30 – Piazza Martiri – Bribano
Deposizione di una corona al Monumento ai Fratelli Salce

La cerimonia sarà accompagnata dall’esecuzione di brani musicali a cura del Banda “Società Filarmonica di Lentiai”.
Familiari dei Caduti, Autorità, Associazioni combattentistiche e popolazione sono invitati a partecipare.

Presentazione del libro “Il Coraggio e la passione”

Nel quadro delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, Isbrec, Comune di San Vito di Cadore e Anpi organizzano la presentazione del libro “Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero” curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023).

L’incontro si terrà venerdì 11 luglio a San Vito di Cadore, presso la Sala “Asilo vecio” in Corso Italia 92/94 alle ore 18.00 e, dopo i saluti istituzionali, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.