Archivio mensile:Luglio 2025

Prossimi appuntamenti della rassegna Liberazione 80

Entra nell’ultima fase la rassegna Liberazione 80. Prima della conclusione prevista venerdì 25 luglio, questa settimana ci attendono tre appuntamenti.

Innanzitutto, Liberazione 80 ci porta a teatro con lo spettacolo “Vorrei morire anche stasera se dovessi pensare che non è servito a niente”, un’opera teatrale scritta e portata in scena per la prima volta da Dario Fo e Franca Rame nel 1970. Tornerà a essere interpretata per noi, in via straordinaria, dopo oltre 15 anni dall’ultima volta.

Si tratta di un lavoro commovente e profondamente attuale, messo in scena da Mario Pirovano, allievo diretto e massimo interprete dei monologhi di Dario Fo.
Lo spettacolo è tratto da testimonianze di partigiani registrate negli anni ’60, raccontate da Pirovano con potenza espressiva, gestualità e umanità. Una narrazione che restituisce la Resistenza come esperienza concreta, fatta di uomini e donne, paure e sogni, sarcasmo e speranza.
L’evento si svolge con il patrocinio e la collaborazione della @fondazioneforame e si terrà in provincia con un doppio appuntamento:

  • Venerdì 18 luglio, alle ore 20.45 a Pieve di Cadore, presso l’Auditorium Cos.Mo
  • domenica 20 luglio alle ore 18.00 a Fonzaso, presso il Teatro Dolomiti Hub

Ingresso libero

Sabato 19 luglio, alle ore 20.45, presso l’Auditorium delle Canossiane a Feltre, incontreremo Emilio Gentile che ci parlerà de “L’invenzione del totalitarismo“.
Autore di uno studio complessivo sull’ideologia fascista, Emilio Gentile è uno dei massimi esperti di fascismo e si è a lungo occupato delle strutture istituzionali del fascismo, dell’organizzazione della politica e delle manifestazioni culturali. Ha inaugurato un nuovo filone di studi dedicati al totalitarismo e, con La via italiana al totalitarismo (1995) e con lavori degli anni successivi, ha indicato limiti dell’interpretazione secondo cui il fascismo italiano non sarebbe stato un regime totalitario.
È stato professore ordinario di storia contemporanea all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” fino al 2012, quando è divenuto professore emerito; collabora a giornali e riviste. Ha insegnato in Australia, Francia e Stati Uniti.

Commemorazione dei partigiani caduti presso il Ponte di S. Felice

Organizzata dai Comuni di Sedico e Borgo Valbelluna con la collaborazione di Isbrec e Anpi, Fvl e Fiap, domenica 13 luglio 2025, alle ore 8.30, presso il Ponte di S. Felice (Borgo Valbelluna–Sedico) si svolgerà la consueta commemorazione degli undici partigiani uccisi in un’imboscata nazista la notte tra il 14 e il 15 luglio 1944.

I patrioti deceduti:
Bogo Alfonso “Kaiser”
Bogo Ermenegildo “Brusa”
Bortot Ernesto “Stanlio”
Dal Farra Enrico “Krich”
Dal Farra Giovanni “Febo”
Dal Farra Graziano “Susto”
De Salvador Samuele “Gigi”
Fenti Vittorino “Cagnara”
Praloran Aldo “Nike”
Tormen Vittorio “Gim”
Reolon Sebastiano “Baracca”

Programma
Ore 8.30 – Ponte di San Felice
Corteo, deposizione corone
orazione ufficiale di Alberto Botte

Ore 9:30 – Piazza Martiri – Bribano
Deposizione di una corona al Monumento ai Fratelli Salce

La cerimonia sarà accompagnata dall’esecuzione di brani musicali a cura del Banda “Società Filarmonica di Lentiai”.
Familiari dei Caduti, Autorità, Associazioni combattentistiche e popolazione sono invitati a partecipare.

Presentazione del libro “Il Coraggio e la passione”

Nel quadro delle celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, Isbrec, Comune di San Vito di Cadore e Anpi organizzano la presentazione del libro “Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero” curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023).

L’incontro si terrà venerdì 11 luglio a San Vito di Cadore, presso la Sala “Asilo vecio” in Corso Italia 92/94 alle ore 18.00 e, dopo i saluti istituzionali, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.