Archivio mensile:Dicembre 2020

Riconoscimento interesse storico particolarmente importante

immagineIl 14 dicembre 2020 la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino Alto-Adige ha riconosciuto l’alto valore dell’archivio dell’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea dichiarandone l’interesse storico particolarmente importante.

La procedura per il riconoscimento era stata avviata alcuni mesi fa con l’intento di dare maggiori visibilità e tutela ad un partimonio documentario estremamente prezioso per la comunità bellunese. Negli scaffali dell’Istituto si conservano infatti molti fondi documentari di notevole pregio e importanza che interessano in particolare i secoli XIX e XX e relativi sia alle federazioni provinciali di partiti politici (Partico comunista italiano, Democrazia cristiana, Partito repubblicano italiano, Partito popolare italiano, La margherita, Partito democratico della sinistra), sia ad associazioni locali (Anpi, Cgil, Coopservizi, Lega obiettori di coscienza, ecc.), sia pure a privati. Su tutti, però, spicca la notevole mole di documenti prodotti dalle formazioni partigiane durante la lotta di Liberazione condotta anche nella nostra porvincia tra l’8 settembre 1943 e il 2 maggio 1945. A tutto ciò si aggiunge l’ingente patrimonio fotografico, nonché una ricca collezione di audiocassette che contribuiscono a raccontare la storia del nostro territorio.

Il riconoscimento della Soprintendenza certifica l’importanza dell’archivio e conseguentemente il ruolo culturale dell’Isbrec in un’epoca in cui il valore della storia e della ricerca scientifica sono spesso misconosciuti.

Il risultato raggiunto, tuttavia, non rappresenta solo un approdo, ma anche anche un punto di partenza. Garantita la tutela delle carte conservate, obiettivi futuri saranno in primo luogo il riordino e l’inventariazione dei fondi documentari, ma anche l’implementazione del partimonio archivistico attraverso l’acquisizione di nuovi ulteriori archivi.

Chiusura dell’Isbrec per le festività natalizie

nataleSi comunica a soci, amici e frequentatori dell’Isbrec che l’Istituto resterà chiuso dal 23 dicembre sino al 6 gennaio 2021 compresi. Le attività riprenderanno con l’apertura della sede a partire da giovedì 7 gennaio.

Al volgere di un anno difficile che comunque ci ha visti impegnati in attività didattiche, divulgative e culturali e in cui i servizi di biblioteca e archivio sono stati garantiti, il Direttivo dell’Istituto augura a tutti un sereno Natale e uno splendido 2021!

Un pensiero e un ringraziamento particolare va a quanti continuano a collaborare con l’Istituto per promuovere e favorire il suo impegno.

 

Buone Feste!

Un alpino in Grecia, Albania e Montenegro

È appena uscito per i tipi dell’Isbrec il libro di Pompeo De Poli, Un alpino in Grecia, Albania e Montenegro. Diario di guerra novembre 1940 – giugno 1942, a cura di Diego Cason.
Nato nel 1915, Pompeo De Poli fu richiamato alle armi il 28 maggio 1940: Sbarcato a Valona il 24 novembre, si ritrovò nel mezzo di quella guerra voluta da Mussolini per “spezzare le reni alla Grecia”. Una guerra che, invece spezzò migliaia di vite di giovani alpini perché condotta con colpevole superficialità, senza preparazione e senza mezzi. Quando Pompeo arrivò al fronte l’esercito greco era dilagato in Albania meridionale e le truppe alpine contrastavano con grandissime difficoltà la sua avanzata. Solo l’invasione tedesca della Grecia il 6 aprile 1941 salvò l’esercito italiano dalla sconfitta. Dal luglio 1941 Pompeo fu inviato in Montenegro, un paese già dilaniato dai conflitti, preda di guerriglie da guerra civile. Come tutti gli altri alpini si trovò coinvolto in un orribile conflitto nel quale i civili furono colpiti senza pietà da parte di tutti i contendenti.
Era caporalmaggiore radiotelegrafista e per questo motivo girò il Montenegro, che percorse con mezzi di tutti i tipi, su strade più adatte ai muli che ai veicoli. Pompeo racconta la sua vita quotidiana annotando gli eventi più rilevanti. Lo fa con una scrittura minuta e regolare che ci fa percepire le opinioni, il pericolo, i sentimenti e le emozioni che vive. Lo fa senza retorica, senza enfasi con semplice sincerità, portandoci, a bordo di camion scassati o camminando in interminabili marce al suo fianco, lungo i sentieri e le strade dell’Albania e del Montenegro dove la vita delle persone non aveva più valore e il desiderio più intenso era quello di ritornare a casa e ritrovare la pace.
Pompeo riuscì a ritornare a Belluno il 26 luglio 1942 e fu inviato sul fronte francese, ma prima di porre fine al suo servizio militare dovrà attendere l’8 settembre 1943 e il successivo congedo nell’agosto del 1945.

Alle radici della solidarietà. Indagine sul Terzo settore in provincia di Belluno

Edito dall’Isbrec, è recentemente uscito il volume di Diego Cason e Nicola De Toffol, Alle radici della solidarietà. Indagine sul Terzo settore in provincia di Belluno, esito di una corposa ricerca sviluppata dal Centro di servizio per il volontariato di Belluno al fine di fotografare la galassia dell’associazionismo in provincia di Belluno. Il progetto da cui la ricerca e la pubblicazione hanno preso corpo si chiamava “Hub3 dove la solidarietà diventa esponenziale”, un’iniziativa della Federazione del volontariato di Verona e del Csv di Verona realizzata in partenariato con il Csv di Belluno, con l’intento di sviluppare un percorso di condivisione di approcci e azioni.

La ricerca sul volontariato bellunese mira ad approfondire il nuovo contesto storico e normativo utilizzando indicatori che sono stati approfonditi in modo parallelo in un analogo progetto del Veronese. L’analisi del Codice del Terzo settore e la fotografia del mondo del volontariato in provincia di Belluno sono dunque gli elementi essenziali del volume.

Per ricevere copia del libro, rivolgersi a Csv di Belluno o all’Isbrec.