Nel quadro del calendario civile del Comune di Belluno, giovedì 17 marzo si svolgerà la consueta commemorazione dei quattro partigiani che il 17 marzo del 1945 furono impiccati dai nazisti in piazza dei Martiri, allora piazza Campedel: Salvatore Cacciatore, Giuseppe De Zordo, Valentino Andreani e Gianni Piazza.
L’appuntamento, organizzato dal Comune di Belluno in collaborazione con l’Anpi provinciale di Belluno, la Federazione Italiana Volontari della Libertà e l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea, avrà inizio alle ore 10.50 presso Palazzo Rosso (sede del Municipio cittadino), da cui il corteo si sposterà lungo via 30 aprile e porta Dante per giungere in Piazza dei Martiri.
Qui, presso il monumento che ricorda i tragici fatti del 1945, alle ore 11.00 un picchetto armato renderà onore ai caduti e verrà posta una corona presso il monumento alla Resistenza; seguiranno il saluto del Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, e l’orazione ufficiale che quest’anno sarà affidata ad Adriano Mansi, insegnante, ricercatore storico e socio dell’Isbrec.
L’esecuzione era la risposta ad un’operazione partigiana che alcuni giorni prima aveva portato all’uccisione di alcuni fascisti bellunesi. I quattro partigiani impiccati il 17 marzo, tre bellunesi e un siciliano, non erano responsabili dell’operazione condotta dai compagni e furono dunque impiccati per pura rappresaglia, secondo una modalità tragicamente consueta ai nazisti. La popolazione di Belluno assistette sgomenta ai fatti, i negozi furono chiusi in segno di lutto e protesta, ma più significativa fu la decisione presa dal vescovo di Belluno Girolamo Bortignon. Venuto a sapere dell’esecuzione dei quattro partigiani, accorse rapidamente in piazza e, nonostante le resistenze dei soldati di Hitler, si fece consegnare una scala che gli permise di salire sui lampioni e dare l’estrema unzione ai quattro uomini. I corpi dei partigiani rimasero esposti per alcuni giorni, simbolo indecente della violenza nazista e dell’assoluto disprezzo per la vita e la dignita dei nemici uccisi.
La cittadinanza è invitata a partecipare