Archivio mensile:Aprile 2018

Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese

In occasione della celebrazione della Festa della Liberazione, Comune di Feltre, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Anpi, Il Fondaco per Feltre, La Fenice-Arte, Cultura, Turismo e Famiglia Feltrina organizzano venerdì 27 aprile alle ore 18.00, presso la sala degli Stemmi nel Municipio di Feltre la presentazione del libro Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese, a cura di Adriana Lotto ed edito dall’Isbrec. Interverranno Adriana Lotto, Gianmario Dal Molin, Francesco Piero Franchi e Mirco Melanco. Ingresso libero.

origini fascismo002 compressoI contributi raccolti nel volume sono frutto del convegno “Le montagne nere. La crisi dello stato liberale e la nascita del fascismo in provincia di Belluno” organizzato dall’Isbrec a Belluno il 30 ottobre 2015. In quella circostanza sette studiosi si confrontarono sul tema delle origini del fascismo nel bellunese, primo tentativo di questo genere per questo territorio.

«Ha ancora senso continuare a studiare le origini locali del fascismo? Ci sono ancora nuovi studi da fare? Il volume che qui presento permette di rispondere affermativamente a entrambe le domande, sia dal punto di vista empirico, dei fatti, che dal punto di vista del metodo.
Non vi è dubbio, infatti, che il fascismo, e le origini del fascismo, continuino ad essere tra i temi maggiormente affrontati negli studi storici italiani, malgrado l’interesse dell’opinione pubblica su questi temi sia forse inferiore rispetto al passato. Tuttavia per gli studiosi e anche per i lettori di questa storia, questi anni continuano ad essere un laboratorio fondamentale per pensare ai limiti del liberalismo e della democrazia e alle ragioni dello sviluppo di movimenti autoritari e fascisti. Se, dal punto di vista della ricerca, negli ultimi anni maggiore attenzione è stata dedicata alla violenza alle origini del fascismo, e i riflessi di questo sviluppo sono ben evidenti anche nei pezzi qui presentati, la cifra di diversi di questi studi permette di utilizzare una lente diversa con cui guardare a questo tema, ossia lo spazio e il ruolo degli individui, con le loro storie, che si proiettano nel passato, ma anche nel futuro, negli anni del successo ma anche della crisi del movimento fascista.» (dall’introduzione di Giulia Albanese)

Gli autori e i saggi

Giulia Albanese, Introduzione
Mirco Melanco, Il grido dell’aquila. Analisi del film-documentario prodromico della cinematografia in camicia nera
Ferruccio Vendramini, Il fascismo a Belluno prima e dopo la marcia su Roma, tra violenza politica e propaganda di massa
Adriana Lotto, L’occupazione dolce
Francesco Piero Franchi, Personalità oplitiche: per la ricognizione di alcuni protagonisti del protofascismo bellunese
Vincenzo D’Alberto, Tra biennio rosso e biennio nero. La stampa locale
Gianmario Dal Molin, Dal clericalismo al clerico-fascismo in provincia di Belluno
Toni Sirena, A chi l’acqua? A noi! Gli industriali idroelettrici di fronte al primo fascismo

Si ringrazia per la collaborazione Banca Prealpi – Credito Cooperativo

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Festa della Liberazione

Il Comune di Belluno, in collaborazione con Anpi, Isbrec, FVL, Comitato onoranze Caduti dell’Oltrardo e Ass. Naz. Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, invita tutti i cittadini alla celebrazione della Festa della Liberazione.conferimento medaglia d'oro001

Programma:

ore 9.45 – PIazza dei Martiri
Alzabandiera
Posa di una corona al Monumento alla Resistenza
Intervento del Sindaco Jacopo Massaro
Intervento di rappresentanti della Consulta provinciale studentesca
Orazione ufficiale del Presidente dell’Anpi provinciale Gino Sperandio
Partecipa la Filarmonica di Belluno

ore 11.30 – Sala Consiliare
Incontro Suoni resistenti a cura del Collettivo Verba Volant
Ingresso libero sino ad esaurimento posti

La cittadinanza è invitata a partecipare
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1938–1948. I dieci anni che sconvolsero l’Italia

In occasione della Festa della Liberazione, Circolo Culturale 25 Immagine1aprile, Isbrec, Anpi di Bolzano Bellunese e Fondazione “Società bellunese”, in collaborazione con il Comune di Belluno, organizzano l’incontro 1938–1948. I dieci anni che sconvolsero l’Italia. 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e 70 dalla carta costituzionale.
L’appuntamento è mercoledì 25 aprile 2018 alle ore 17,00 presso la sala dell’Ex Latteria a Bolzano Bellunese.

Schmalz Maria ritaglioIntervengono Enrico Bacchetti (Isbrec), che parlerà dell’internameto di ebrei stranieri in alcuni comuni della provincia di Belluno durante il secondo conflitto mondiale e Lorenzo Chiesura (Consulta provinciale degli studenti) che affronterà il tema della Costituzione italiana.

La cittadinanza è invitata.

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Resistere, pedalare, resistere

Arriva alla sesta edizione l’iniziativa Resistere, pedalare, resistere organizzata dalla Fiab-Amici della bicicletta. Legata alla celebrazione della Festa della Repubblica, si svolgerà quest’anno in collaborazione con Comune di Belluno, Isbrec, Anpi e Fondazione Società bellunese e si strutturerà in due distinti momenti.

Il primo avrà luogo lunedì 23 aprile, alle ore 18.00, PedalareResistere 25apr2018presso la sala “Bianchi” di Belluno, dove verrà proiettato il documentario di Guido Beretta Ragazze in bicicletta (durata 76’, anno 1992), con la presentazione del regista stesso. Sarà questa l’occasione riascoltare la voce di tante staffette partigiane che operarono al fianco delle formazioni combattenti e per riscoprire così il ruolo delle donne bellunesi nei fatti resistenziali della nostra terrà.

Questo incontro fungerà da premessa alla pedalata che come da tradizione avrà luogo mercoledì 25 aprile e che condurrà, lungo percorsi adatti a tutti, nei luoghi della Resistenza cadorina. Raggiunto il Passo della Mauria con il pullman messo a disposizione dall’organizzazione grazie al contributo fattivo della Fondazione Società Bellunese, con breve passeggiata ci si porterà alla lapide partigiana a ricordo di Max, Striss, Linda e Brusco, caduti il 14 giugno 1944 nel tentativo di recuperare un lancio alleato. In sella alla bici si scenderà poi a Lorenzago fermandosi lungo il percorso presso altri luoghi della memoria. Attraversato Lozzo, si giungerà alla “Curva dei sindaci” dove , il 20 settembre 1944, trovarono la morte Garbìn, comandante della Brigata “P.F. Calvi”, Mingi e Lilli. Ci si porterà quindi a Domegge, teatro di tragici eventi il 23 ottobre 1944 per concludere il percorso a Pieve di Cadore presso il monumento all’Internato. Questo secondo appuntamento vedrà la partecipazione di Giovanni De Donà, autore assieme a Walter Musizza, del volume Guerra e Resistenza in Cadore. Cronache di venti mesi di lotta tra Pelmo e Peralba (Isbrec, 2005).

La cittadinanza è invitata a partecipare ad entrambi gli eventi, tuttavia per l’escursione è richiesta la prenotazione che si potrà fare accedendo al sito della Fiab (www.bellunoinbici.it) ove sarà anche possibile avere maggiori ragguagli circa il programma della giornata.

Visualizza il programma dettagliato della pedalata qui

Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese

Per l’organizzazione di Isbrec, Comune di Trichiana e Biblioteca comunale di Trichiana, venerdì 20 aprile alle ore 18.00, presso la sala consiliare di Palazzo Tina Merlin a Trichiana avrà luogo la presentazione del libro Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese, a cura di Adriana Lotto ed edito dall’Isbrec. Interverranno Adriana LottoGianmario Dal Molin. Ingresso libero. loc serata fascismo

Nel volume, primo serio tentativo di studiare le origini del fascismo in provincia di Belluno, sono raccolti gli atti del convegno “Le montagne nere. La crisi dello stato liberale e la nascita del fascismo in provincia di Belluno” tenutosi a Belluno il 30 ottobre 2015 per iniziativa dell’Isbrec.

«Ha ancora senso continuare a studiare le origini locali del fascismo? Ci sono ancora nuovi studi da fare? Il volume che qui presento permette di rispondere affermativamente a entrambe le domande, sia dal punto di vista empirico, dei fatti, che dal punto di vista del metodo.
Non vi è dubbio, infatti, che il fascismo, e le origini del fascismo, continuino ad essere tra i temi maggiormente affrontati negli studi storici italiani, malgrado l’interesse dell’opinione pubblica su questi temi sia forse inferiore rispetto al passato. Tuttavia per gli studiosi e anche per i lettori di questa storia, questi anni continuano ad essere un laboratorio fondamentale per pensare ai limiti del liberalismo e della democrazia e alle ragioni dello sviluppo di movimenti autoritari e fascisti. Se, dal punto di vista della ricerca, negli ultimi anni maggiore attenzione è stata dedicata alla violenza alle origini del fascismo, e i riflessi di questo sviluppo sono ben evidenti anche nei pezzi qui presentati, la cifra di diversi di questi studi permette di utilizzare una lente diversa con cui guardare a questo tema, ossia lo spazio e il ruolo degli individui, con le loro storie, che si proiettano nel passato, ma anche nel futuro, negli anni del successo ma anche della crisi del movimento fascista.» (dall’introduzione di Giulia Albanese)

Gli autori e i saggi

Giulia Albanese, Introduzione
Mirco Melanco, Il grido dell’aquila. Analisi del film-documentario prodromico della cinematografia in camicia nera
Ferruccio Vendramini, Il fascismo a Belluno prima e dopo la marcia su Roma, tra violenza politica e propaganda di massa
Adriana Lotto, L’occupazione dolce
Francesco Piero Franchi, Personalità oplitiche: per la ricognizione di alcuni protagonisti del protofascismo bellunese
Vincenzo D’Alberto, Tra biennio rosso e biennio nero. La stampa locale
Gianmario Dal Molin, Dal clericalismo al clerico-fascismo in provincia di Belluno
Toni Sirena, A chi l’acqua? A noi! Gli industriali idroelettrici di fronte al primo fascismo

Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese

In occasione della celebrazione della Festa della Liberazione, per l’organizzazione dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e in collaborazione con il Comune di Belluno, l’Anpi, la Fondazione “Società bellunese” e l’Istituto “Catullo” di Belluno, venerdì 13 aprile alle ore 17.45, presso l’aula magna dell’Istituto “Catullo” in via Garibaldi 10 a Belluno si terrà la presentazione del libro Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese, a cura di Adriana Lotto ed edito dall’Isbrec. Interverranno Adriana LottoVincenzo D’Alberto. Ingresso libero. origini fascismo002 compresso

I contributi raccolti in questo volume sono l’esito del convegno “Le montagne nere. La crisi dello stato liberale e la nascita del fascismo in provincia di Belluno” tenutosi a Belluno il 30 ottobre 2015, quando, per iniziativa dell’Isbrec, sette studiosi si confrontarono sul tema delle origini del fascismo nel bellunese, primo tentativo di questo genere per questo territorio.

«Ha ancora senso continuare a studiare le origini locali del fascismo? Ci sono ancora nuovi studi da fare? Il volume che qui presento permette di rispondere affermativamente a entrambe le domande, sia dal punto di vista empirico, dei fatti, che dal punto di vista del metodo.
Non vi è dubbio, infatti, che il fascismo, e le origini del fascismo, continuino ad essere tra i temi maggiormente affrontati negli studi storici italiani, malgrado l’interesse dell’opinione pubblica su questi temi sia forse inferiore rispetto al passato. Tuttavia per gli studiosi e anche per i lettori di questa storia, questi anni continuano ad essere un laboratorio fondamentale per pensare ai limiti del liberalismo e della democrazia e alle ragioni dello sviluppo di movimenti autoritari e fascisti. Se, dal punto di vista della ricerca, negli ultimi anni maggiore attenzione è stata dedicata alla violenza alle origini del fascismo, e i riflessi di questo sviluppo sono ben evidenti anche nei pezzi qui presentati, la cifra di diversi di questi studi permette di utilizzare una lente diversa con cui guardare a questo tema, ossia lo spazio e il ruolo degli individui, con le loro storie, che si proiettano nel passato, ma anche nel futuro, negli anni del successo ma anche della crisi del movimento fascista.» (dall’introduzione di Giulia Albanese)

Gli autori e i saggi

Giulia Albanese, Introduzione
Mirco Melanco, Il grido dell’aquila. Analisi del film-documentario prodromico della cinematografia in camicia nera
Ferruccio Vendramini, Il fascismo a Belluno prima e dopo la marcia su Roma, tra violenza politica e propaganda di massa
Adriana Lotto, L’occupazione dolce
Francesco Piero Franchi, Personalità oplitiche: per la ricognizione di alcuni protagonisti del protofascismo bellunese
Vincenzo D’Alberto, Tra biennio rosso e biennio nero. La stampa locale
Gianmario Dal Molin, Dal clericalismo al clerico-fascismo in provincia di Belluno
Toni Sirena, A chi l’acqua? A noi! Gli industriali idroelettrici di fronte al primo fascismo

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La scuola a Belluno nel Novecento

È recentemente uscito l’ultimo corposo saggio di Ferruccio Vendramini dedicato all’istruzione nel bellunese. La scuola a Belluno nel Novecento. L’esperienza di Antonio Pastorello, direttore didattico dal 1904 al 1926 (Cierre, 2018) è uno studio di grande rigore scientifico, basato principalmente sulle fonti archivistiche dell’Archivio storico del Comune di Belluno ed  incentrato sulla figura di Antonio Pastorello (1861-1942), intellettuale e pedagogo vissuto a Belluno dal 1904 al 1926. La trattazione copre diversi argomenti inerenti la storia bellunese.

archivio-storico-comune-di-belluno-fototeca-Antonio-Pastorello-191x300La presentazione, organizzata dall’Archivio storico del Comune di Belluno, avverrà a Belluno venerdì 6 aprile 2018 alle ore 17.00, presso la Sala “Bianchi” in viale Fantuzzi 11. Ai saluti dell’assessore alla Cultura del Comune di Belluno Marco Perale, faranno seguito gli interventi dell’Autore, di Orietta Ceiner, di Ermano De Col.
L’incontro sarà accompagnato dalla proiezione di immagini della Fototeca dell’Archivio Storico.

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