In occasione della celebrazione della Festa della Liberazione, per l’organizzazione dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e in collaborazione con il Comune di Belluno, l’Anpi, la Fondazione “Società bellunese” e l’Istituto “Catullo” di Belluno, venerdì 13 aprile alle ore 17.45, presso l’aula magna dell’Istituto “Catullo” in via Garibaldi 10 a Belluno si terrà la presentazione del libro Una provincia di montagna di fronte al fascismo. Il caso bellunese, a cura di Adriana Lotto ed edito dall’Isbrec. Interverranno Adriana Lotto e Vincenzo D’Alberto. Ingresso libero.
I contributi raccolti in questo volume sono l’esito del convegno “Le montagne nere. La crisi dello stato liberale e la nascita del fascismo in provincia di Belluno” tenutosi a Belluno il 30 ottobre 2015, quando, per iniziativa dell’Isbrec, sette studiosi si confrontarono sul tema delle origini del fascismo nel bellunese, primo tentativo di questo genere per questo territorio.
«Ha ancora senso continuare a studiare le origini locali del fascismo? Ci sono ancora nuovi studi da fare? Il volume che qui presento permette di rispondere affermativamente a entrambe le domande, sia dal punto di vista empirico, dei fatti, che dal punto di vista del metodo.
Non vi è dubbio, infatti, che il fascismo, e le origini del fascismo, continuino ad essere tra i temi maggiormente affrontati negli studi storici italiani, malgrado l’interesse dell’opinione pubblica su questi temi sia forse inferiore rispetto al passato. Tuttavia per gli studiosi e anche per i lettori di questa storia, questi anni continuano ad essere un laboratorio fondamentale per pensare ai limiti del liberalismo e della democrazia e alle ragioni dello sviluppo di movimenti autoritari e fascisti. Se, dal punto di vista della ricerca, negli ultimi anni maggiore attenzione è stata dedicata alla violenza alle origini del fascismo, e i riflessi di questo sviluppo sono ben evidenti anche nei pezzi qui presentati, la cifra di diversi di questi studi permette di utilizzare una lente diversa con cui guardare a questo tema, ossia lo spazio e il ruolo degli individui, con le loro storie, che si proiettano nel passato, ma anche nel futuro, negli anni del successo ma anche della crisi del movimento fascista.» (dall’introduzione di Giulia Albanese)
Gli autori e i saggi
Giulia Albanese, Introduzione
Mirco Melanco, Il grido dell’aquila. Analisi del film-documentario prodromico della cinematografia in camicia nera
Ferruccio Vendramini, Il fascismo a Belluno prima e dopo la marcia su Roma, tra violenza politica e propaganda di massa
Adriana Lotto, L’occupazione dolce
Francesco Piero Franchi, Personalità oplitiche: per la ricognizione di alcuni protagonisti del protofascismo bellunese
Vincenzo D’Alberto, Tra biennio rosso e biennio nero. La stampa locale
Gianmario Dal Molin, Dal clericalismo al clerico-fascismo in provincia di Belluno
Toni Sirena, A chi l’acqua? A noi! Gli industriali idroelettrici di fronte al primo fascismo
Visualizza l’invito qui