Archivio mensile:Novembre 2024

I Belumat International raccontati da Giorgio Fornasier

Venerdì 22 novembre 2024 presso il Municipio di Limana, con inizio alle ore 20.30, sarà presentato al pubblico il film documentario biografico “I Belumat International raccontati da Giorgio Fornasier” (40 minuti), prodotto dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova  insieme all’Isbrec. 
Ai saluti istituzionali faranno seguito gli interventi di presentazione di Mirco Melanco (Università di Padova, Isbrec) e Giorgio Fornasier.

Ingresso libero

Il documentario
Sei studenti del Dams frequentanti il Laboratorio per la realizzazione di documentari hanno realizzato, in circa un anno e mezzo di lavoro complessivo, questo filmato frutto di una lunga ricerca che lega il duo musicale bellunese all’identità veneta in patria e nel mondo. Il tema centrale su cui si sviluppa la trama del film è la grandissima popolarità che i Belumat hanno in tante nazioni dove sono emigrati i veneti nel corso degli ultimi due secoli. Il tema dell’emigrazione e del successo raggiunto dai Belumat anche all’estero, in quasi quattro decenni di attività, caratterizza la trama su cui si sviluppa questo film. Scomparso Gianluigi (Gianni) Secco, autore dei testi delle canzoni, è toccato a Giorgio Fornasier, tenore e chitarrista, narrare la loro storia iniziata nel 1958. Il racconto spiega come I Belumat siano stati capaci di dar vita ad uno stile musicale e un linguaggio unici, amati laddove si parla ‘talian, in Paesi come Argentina, Brasile, Messico, Canada, Arabia Saudita.

Scheda tecnica
I BELUMAT INTERNATIONAL RACCONTATI DA GIORGIO FORNASIER
Produzione: Dipartimento dei Beni Culturali Università di Padova – “Laboratorio per la realizzazione di documentari” Dams; Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea (Isbrec).
Soggetto e Produzione: Mirco Melanco
Ricerca e premontaggio: Samuele Grando, Maria Chiara Lavino, Antonio Minotti, Giada Tietto, Anna Pattis, Anna Ziggiotto
Regia e montaggio: Samuele Grando e Maria Chiara Lavino
Sceneggiatura: Samuele Grando, Maria Chiara Lavino, Antonio Minotti, Giada Tietto, Anna Ziggiotto
Riprese: Samuele Grando e Mirco Melanco
Aiuto regia: Antonio Minotti
Coordinamento tecnico: Vanni Cremasco e Savino Cancellara
Durata: 40 minuti circa – anno 2024

Belzoni, Andreetta, Pedone: tre documentari biografici

Giovedì 21 novembre presso la Sala Nobile del palazzo Fulcis a Belluno con inizio alle ore 20.15 si terrà la proiezione di tre documentari biografici realizzati di studenti del Dams dell’Università di Padova frequentanti il Laboratorio per la realizzazione di documentari il cui responsabile scientifico è il prof. Mirco Melanco. La serata è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Belluno, insieme all’Isbrec e al Dipartimento dei Beni Culturali (Università di Padova), coproduttori dei tre filmati, di circa mezzora l’uno.
I documentari sono dedicati ad altrettanti artisti: l’egittologo padovano Giovambattista Belzoni, la fotografa milanese Marcella Pedone e l’attore/regista di documentari padovano Toni Andreetta. Tre storie attraenti e legate a epoche diverse, che raccontano la tenacia con la quale i protagonisti hanno perseguito i propri obiettivi.
Condurrà la serata Romina Zanon (Isbrec, docente di Storia della fotografia presso l’Università di Gorizia), insieme al prof. Mirco Melanco (Isbrec, docente di Cinema del reale e di Storia della sceneggiatura). Porgeranno i saluti istituzionali l’Assessore alla cultura Raffaele Addamiano e il presidente dell’Isbrec Diego Cason. Saranno presenti in sala anche alcuni studenti autori dei documentari.

Belzoni è vissuto di avventure strabilianti nel suo Ottocento diventando, di fatto, l’Indiana Jones raccontata da Georges Lucas nel suo film di avventura. Pedone, scomparsa nel 2023 a 103 anni, ha vissuto esperienze di viaggio inusuali per una donna che ha iniziato nel 1953 a fare fotografie a colori, lasciandone 170.000, scattate in ogni regione della nostra penisola, lei donna-fotografa in un periodo nel quale questo lavoro era di assoluto dominio professionale maschile. Andreetta ha realizzato soprattutto negli anni Ottanta straordinari documentari d’arte e culturali di luoghi e paesaggi della nostra regione insieme ad altri documentari su restauri di prestigiosi monumenti o edifici (come quello del Teatro della Fenice in seguito all’incendio che l’aveva distrutto). I documentari sono stati realizzati da studenti che si sono trasformati in registi, sceneggiatori, montatori e che per circa un anno hanno lavorato alla realizzazione di questi film.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti

Presentazione del libro ” Il coraggio e la passione”

Isbrec, Comune di Fonzaso e Anpi Belluno organizzano la presentazione del libro “Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero” curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023). L’incontro si terrà venerdì 15 novembre a Fonzaso, presso la il Municipio in piazza I Novembre alle ore 20.30 e, dopo i saluti istituzionali portati dall’Amministrazione, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.