Presentazione del libro ” Il coraggio e la passione”

Isbrec, Comune di Fonzaso e Anpi Belluno organizzano la presentazione del libro “Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero” curato da Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto (Isbrec 2023). L’incontro si terrà venerdì 15 novembre a Fonzaso, presso la il Municipio in piazza I Novembre alle ore 20.30 e, dopo i saluti istituzionali portati dall’Amministrazione, vedrà la partecipazione e gli interventi di curatori e coordinatori del progetto.

La cittadinanza è invitata

Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.