Archivio mensile:Giugno 2025

Il sigillo di sangue. Il contributo di sangue della resistenza italiana alla seconda guerra mondiale – Liberazione 80 / 6

Il sesto appuntamento della rassegna Liberazione 80 si terrà sabato 21 giugno alle ore ore 18.30 presso la Baia delle Sirene – Centro Ittiogenico in Alpago. L’appuntamento permetterà di riflettere sulla portata dell’impegno militare della Resistenza italiana, che fu, come noto, di assoluto rilievo. Di questi aspetti parlerà Marco Mondini, professore di Storia della Guerra e di Storia Contemporanea presso l’Università di Padova, nell’incontro dal titolo “Il sigillo di sangue. Il contributo di sangue della resistenza italiana alla seconda guerra mondiale”.
Come ebbe a dire il generale Alexander, responsabile del fronte italiano, in un documento dell’agosto del 1944: «Il movimento partigiano ha raggiunto proporzioni tali da rappresentare un fattore militare importante che avrà un ruolo di primo piano nella disfatta del nemico».

La rassegna Liberazione 80 è organizzata da diversi soggetti che vogliono celebrare gli 80 anni della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, con l’intento di verificare gli elementi di continuità e discontinuità che a partire dalla Lotta di Liberazione hanno segnato la storia dell’Italia repubblicana.

Ingresso libero

Voci partigiane. La Resistenza delle donne nella guerra di Liberazione – Liberazione 80 / 5

La rassegna Liberazione 80 è giunta al quinto appuntamento. Venerdì 20 giugno, alle ore 20.45, presso l’auditorium Mons. Vincenzo Savio di Agordo, Benedetta Tobagi parlerà di “Voci partigiane. La Resistenza delle donne nella guerra di Liberazione“.

Benedetta Tobagi, scrittrice e storica, è autrice del libro “La Resistenza delle donne”, vincitore del premio Campiello del 2022. L’incontro sarà l’occasione per parlare del ruolo femminile nella guerra di Liberazione. Non semplice supporto, non solo staffette, ma vera propria componente decisiva nel duro scontro contro il nazi-fascismo. Sarà dunque una vera e propria restituzione, un risarcimento per le tante donne straordinarie di cui è costellata la storia della Liberazione, sacrificate sull’altare della successiva epica resistenziale.

Ingresso libero

Liberazione 80 è una rassegna organizzata da

L’Europa che ancora non c’è. L’eredità incompiuta della Resistenza e del Manifesto di Ventotene – Liberazione 80 / 4

Quarto appuntamento della ressegna Liberazione 80. Venerdì 13 giugno, alle ore 20.45, presso la sala Tina Merlin di San Gregorio nelle Alpi per ragionare di Europa: di quale fu l’idea ispiratrice dei padri fondatori e quale il suo volto oggi. A parlarne sarà Piero Graglia con un intervento dal titolo “L’Europa che ancora non c’è. L’eredità incompiuta della Resistenza e del Manifesto di Ventotene“.

Ancora prima che scoppiasse la polemica parlamentare su Ventotene, mentre stavamo organizzazndo la rassegna, ci era venuto il desiderio di trattare delle radici antifasciste dell’Unione Europea; di Spinelli, del federalismo, di quella isola di confino da qui nacque il sogno europeo. Questo incontro dà forma al nostro desiderio, con uno dei migliori esponenti universitari e politici sul tema, quale è Piero Graglia, professore di Storia delle Relazioni internazionali, Presidente del Corso di laurea in Scienze internazionali e istituzioni europee dell’Università degli Studi di Milano Statale.

Ingresso libero

Ciclo “Italia: Nazione senza confini”. Incontro con Enzo Barnabà

Prosegue il ciclo di incontri organizzato per i 60 anni dell’Isbrec e dedicato al tema “Italia: nazione senza confini”. Il secondo appuntamento vedrà la partecipazione dello scrittore di saggi storici e romanziere Enzo Barnabà  martedì 10 giugno alle ore 17.00 presso la sala “Bianchi” a Belluno. Il tema dell’incontro, nonché del suo ultimo libro, sarà “Il sentiero della speranza. Storia e attualità della frontiera tra Italia e Francia”. Al centro del suo intervento la questione quanto mai attuale della permeabilità del confine italo-francese.

Ingresso libero

Se è vero, com’è vero, che i luoghi hanno una memoria, quella del fazzoletto di terra che si trova alla frontiera tra Ventimiglia e Mentone è straordinariamente intensa. Vi si intersecano mille storie di passaggi avventurosi: dai socialisti di fine Ottocento all’adolescente Curzio Malaparte che vuole recarsi in Francia per combattere contro i tedeschi, dagli ebrei in fuga dalle persecuzioni hitleriane, dal partigiano lentiaiese Augusto Mione che si reca rocambolescamente in Francia per salvare la famiglia e continuarvi la Resistenza (dopo la guerra, com’è noto, sarà il costruttore preferito da Le Curbusier), a Primo Levi che desidera incontrare il suo compagno di prigionia ad Auschwitz, fino ai terroristi rossi e neri negli anni di piombo. Bisogna sapere come evitare i passaggi più pericolosi, in particolare quello che, non a caso, è stato chiamato passo della Morte, per percorrere, qualche centinaio di metri più a destra, quello che la surreale toponomastica locale chiama passo del Paradiso.
Oggi, i sentieri alternativi ai valichi ufficiali vengono praticati dal “popolo della notte”. Chi proviene da Lampedusa o dalla rotta balcanica non vuole, di solito, restare in Italia. E Ventimiglia è il principale collo dell’imbuto in cui finisce chi cerca di lasciare la Penisola. Enzo Barnabà, storico punto di riferimento per i giornalisti di ogni nazionalità che si recano sul posto per i loro servizi, nel libro Il sentiero della speranza. Storia e attualità della frontiera tra Italia e Francia fornisce al lettore preziose informazioni che aiutano a capire questo fenomeno epocale.

Enzo Barnabà nato nel 1944 a Valguarnera (Enna), ha studiato lingua e letteratura francese a Napoli e a Montpellier e storia a Venezia e Genova. Ha insegnato lingua e letteratura francese in vari licei del Veneto (anche a Belluno), e della Liguria e ha svolto la funzione di aggiornatore dei docenti di lingua francese della provincia di Imperia. A Ventimiglia ha fondato il Circolo “Pier Paolo Pasolini. Ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto culturale ad Abidjan (Costa d’Avorio), Scutari (Albania) e Niksic (Montenegro). Vive a Grimaldi di Ventimiglia. Tra i suoi libri: Fasci siciliani a Valguarnera (1981); Contextes. Grammaire française à l’usage des Italiens (1994); Le ventre du python, romanzo (2007); Il partigiano di Piazza dei Martiri (2013); Aigues-Mortes, il massacro degli italiani (2015); Il passo della morte. Storie e immagini di passaggio lungo la frontiera tra Italia e Francia (2019).

La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi

Nuovo appuntamento della rassegna “Liberazione 80” ideata per festeggiare gli 80 anni dalla fine della guerra di Liberazione. Il prossimo incontro è fissato per sabato 7 giugno alle ore 18.00 presso il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore, quando Filippo Focardi parlerà de “La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi“.
Ingresso libero.

Sarà disponibile un servizio navetta con partenza dal piazzale di fronte al Museo dell’Occhiale. In caso di maltempo, l’evento si terrà presso l’Auditorium Cos.Mo.

Per conoscere i prossimi appuntamenti della rassegna, consulta il programma completo.

Filippo Focardi
Laureatosi nel 1993 in Lettere e Filosofia presso l’Università di Firenze, nel 2000 Filippo Focardi consegue il dottorato di ricerca in storia contemporanea presso l’Università di Torino. Successivamente si perfeziona presso l’Università di Colonia in Germania e presso l’Istituto storico germanico di Roma. Nel gennaio 2015 ha ottenuto l’abilitazione nazionale a Professore di Prima fascia per Storia contemporanea. Oggi insegna presso l’Università di Padova.
Fa parte del comitato di direzione della rivista “Ricerche storiche”, della redazione della rivista “Italia Contemporanea”; del consiglio direttivo della Società italiana per la storia contemporanea dell’area di lingua tedesca (Siscalt), del comitato scientifico di due collane (“Antidoti” edita da Viella e “Le ragioni di Clio” edita da Pacini). È direttore del Centro di Ateneo per la storia della resistenza e dell’età contemporanea dell’Università di Padova (ex Istituto veneto per la storia della Resistenza).
I suoi principali temi di ricerca sono la memoria del fascismo e della seconda guerra mondiale in Italia, le politiche della memoria in Europa, la questione della punizione dei criminali di guerra tedeschi in Italia e la questione della punizione dei criminali di guerra italiani, i risarcimenti alle vittime del nazionalsocialismo, i rapporti fra Italia e Germania dall’Ottocento ad oggi.
Pubblicazioni principali: La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi, Laterza,2005; Criminali di guerra in libertà. Un accordo segreto tra Italia e Repubblica federale tedesca, 1949-1955, Carocci, 2008; Il cattivo tedesco e il bravo italiano. La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, Laterza, 2013, La guerra della memoria. La Resistenza nel dibattito politico italiano dal 1945 a oggi, Laterza 2020. Recentemente con Santo Peli ha curato il volume Resistenza. La guerra partigiana in Italia (1943-1945), Carocci 2025.