Continua la serie di incontri di presentazione del libro Il coraggio e la passione. Partigiani e patrioti riconosciuti nel Bellunese e militari bellunesi riconosciuti partigiani all’estero (Isbrec, 2023) a cura di Franco Comin e Silvia Comin con la direzione scientifica di Enrico Bacchetti, Diego Cason, Adriana Lotto.
Il volume, che sta riscuotendo un lusinghiero successo, sarà presentato innanzitutto martedì 9 aprile, alle ore 18,00 a Santa Giustina, presso il Centro culturale in via Cal de Formiga, 31. Nel corso dell’incontro, i saluti dell’Amministrazione comunale saranno seguiti dagli interventi dei curatori Franco Comin e Silvia Comin e dei coordinatori Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
L’incontro ad ingresso libero, è organizzato dal Comune di Santa Giustina, dall’Isbrec e dall’Anpi.
Successivamente il volume sarà proposto venerdì 12 aprile, alle ore 20.30 a Limana, presso il Municipio; anche in questa circostanza, dopo i saluti istituzionali si potranno ascoltare le parole di Franco Comin e Silvia Comin e di Enrico Bacchetti, Diego Cason e Adriana Lotto.
A seguire, per iniziativa dell’Amministrazione, avverrà la consegna della Costituzione italiana ai neo diciottenni e della cittadinanza simbolica ai minori stranieri residenti nel comune.
L’appuntamento è proposto dal Comune di Limana assieme a Isbrec e Anpi e l’ingresso è libero.
Il libro: frutto di cinque anni di ricerca, il libro raccoglie oltre 5000 schede che illustrano l’attività di partigiani e patrioti che operarono in provincia di Belluno e di bellunesi che presero parte alla lotta al nazi-fascismo all’estero. Al termine del secondo conflitto mondiale, quanti si impegnarono nella lotta di liberazione poterono fare richiesta di riconoscimento allo Stato italiano; ciò avrebbe dovuto consentire loro di ricevere, oltre al certificato, anche un riconoscimento economico e un aiuto nella difficile ricerca di una nuova occupazione nell’Italia libera.
I richiedenti dovettero presentare una domanda che venne vagliata da tre successive commissioni. Tale documentazione, conservata presso l’Archivio centrale dello Stato a Roma, è alla base del lavoro che verrà presentato, ma i ricercatori impegnati nel progetto si sono avvalsi anche dei documenti presenti presso l’Archivio di Stato di Belluno e l’Isbrec.
Il risultato di questo paziente lavoro di ricerca è nel volume edito cui dovrà far seguito un secondo tomo che raccoglierà anche i nomi di quanti operarono prevalentemente o esclusivamente in altre regioni e province italiane. Ma già ora è possibile restituire il quadro assai composito e articolato del partigianato bellunese, da una parte chiarendo sempre meglio la portata di tale fenomeno e dall’altra restituendo visibilità e offrendo un doveroso omaggio a quanti misero a repentaglio la propria vita (talvolta sino a perderla) nella lotta ai totalitarismi e in nome della democrazia.