Petizione per le dimissioni dell’assessore regionale del Veneto Elena Donazzan

L’Isbrec aderisce alla petizione promossa dall’Anpi regionale del Veneto con cui si chiedono le dimissioni dell’assessore regionale Elena Donazzan che il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazi-fascismo, ha inteso celebrare questo importante momento del calendario civile equiparando chi lottò per la libertà e la democrazia agli italiani che scelsero di aderire alle forze naziste. In discussione non è certamente il rispetto per i morti, che non ha colore politico, ma la scelta di campo tra valori democratici e ideologia nazi-fascista. Elena Donazzan, non nuova a queste uscite, è assessore regionale alla formazione, al lavoro, alle pari opportunità e, ciò che soprattutto inquieta in questo frangente, all’istruzione.

Per firmare la petizione promossa dall’Anpi clicca qui.

Dimissioni dell’assessora Donazzan nel rispetto
della Memoria antifascista e della Costituzione

Il 25 aprile 2021, mentre l’Italia celebrava la Liberazione dal nazifascismo e ricordava i partigiani e le partigiane, che hanno dato la vita per la libertà di tutti, l’assessora Donazzan, con grande disprezzo per i valori fondativi della nostra Repubblica, dichiarava di dover commemorare in maniera indistinta partigiani e nazifascisti, compiendo l’ennesimo atto di rivendicazione della dignità del nazifascismo e operando un’attiva forma di mistificazione e revisione storica, assolutamente inaccettabile.
Assistiamo al reiterato tentativo, da parte di chi svolge funzioni istituzionali nel quadro della Costituzione antifascista, di equiparare vittime e carnefici, in nome di una millantata “pacificazione nazionale”. Il 25 Aprile non è il giorno dei morti, che ricorre il 2 novembre, ma è il Giorno della Liberazione dal nazifascismo, in cui si ricordano le responsabilità politiche e umane dei vivi, distinti tra oppressori e oppressi, ai quali l’assessora all’Istruzione Donazzan non può attribuire pari dignità e onore in nome di “un autentico salto di qualità culturale”.
Noi ci sentiamo totalmente rappresentati dalle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella il 25 aprile, e dalle inequivocabili parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi al museo di via Tasso, luogo che vide incarcerati e torturati dai nazifascisti, tra il 1943 e il 1944, oltre 2000 antifascisti, molti dei quali trucidati alle Fosse Ardeatine.
Se l’assessora Donazzan, pubblicamente e reiteratamente, sceglie di commemorare i fautori della Shoah e delle stragi di civili, militari, disabili, compie una scelta di campo, che la pone al di fuori della Costituzione e quindi non è degna di rappresentare nella Giunta Regionale i veneti e gli italiani.
Per tali motivi, i sottoscrittori della presente petizione si rivolgono al presidente della Giunta Regionale del Veneto, dr. Luca Zaia, che recentemente nel ghetto di Venezia ha reso omaggio alle vittime della Shoah, chiedendogli non solo di dissociarsi pubblicamente, ma di rimuovere da qualsiasi incarico istituzionale la signora Donazzan.

Coordinamento Regionale Anpi Veneto

Firmatari
1. Cgil Veneto
2. Sunia di Treviso
3. Cobas Scuola Veneto
4. Pd Veneto
5. Articolo Uno Veneto
6. Movimento 5 Stelle Veneto
7. “Veneto che vogliamo”
8. Rifondazione Comunista del Veneto
9. Pci Veneto
10. Sinistra Italiana Veneto
11. Europa verde-Verdi del Veneto
12. Potere al Popolo Veneto
13. Verde Progressista Venezia
14. Tutta la Città Insieme Venezia
15. Coalizione Civica per Treviso e per Padova
16. Coordinamento Libera Veneto
17. Legambiente Veneto
18. Associazione Nazionale Giuristi Democratici
19. Coordinamento Giuristi Democratici Veneto
20. Arci Veneto
21. Rete degli Studenti Medi Veneto
22. Rete Studenti Medi di Padova, Treviso, Venezia
23. Coordinamento Studenti Medi Nord-Est
24. Udu Padova, Udu Venezia, Udu Verona
25. Italia Nostra di Treviso
26. Libertà e Giustizia Padova
27. “Se non ora quando?” Padova e Venezia
28. Istrevi (Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Vicenza)
29. Iveser (Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea)
30. Centro Studi Luccini – Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea di
Padova
31. Istituto Storico Polesano per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Giacomo Matteotti”
32. Istresco di Treviso (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea della Marca trevigiana)
33. Isbrec (Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea)
34. IVrR (Istituto veronese per la Storia della Resistenza)
35. Avl (Associazione Volontari Libertà) Treviso, Vicenza
36. Associazione “Io Scelgo Mirano”
37. Associazione Lottodognimese di Padova
38. Associazione Il Villaggio
39. Associazione Buongiorno Bosnia
40. Associazione Sos Diritti
41. Anei di Vicenza
42. Aned di Verona Sezione “Gino Spiazzi”
43. Aned di Vicenza
44. Comitato Padova per la Costituzione
45. Associazione per la Pace di Padova
46. Società della cura Venezia
47. Gruppo “Bella Ciao” Cittadini non indifferenti di Quarto d’Altino

Per saperne di più:
Il Fatto Quotidiano
ViPiù – Vicenza informa