Venerdì 10 marzo, alle ore 18.00, in sala “Bianchi” a Belluno verrà presentato il documentario Con i messaggi tra i capelli. Le ragazze della Resistenza trevigiana curato da Chiara Andrich (2015).
Il lavoro che si presenterà a Belluno è uno dei molteplici esempi di ricostruzione filmata della partecipazione delle donne alla lotta di Liberazione. Già nel 1992, anticipando i tempi, l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea aveva promosso un analogo lavoro realizzato da Guido Beretta e intitolato Ragazze in bicicletta. La Resistenza bellunese raccontata dalle donne così come sempre nel 2015 è uscito il lavoro Dalla parte giusta. Storie di partigiane vicentine e realizzato da Sonia Residori e Maria Teresa Sega con la collaborazione di altre ricercatrici venete e promosso da rEsistenze come il documentario trevigiano.
L’incontro del 10 marzo, organizzato in occasione della Festa della Donna da Isbrec, Comune di Belluno, Consigliera di Parità della provincia di Belluno e con la fattiva collaborazione del Coordinamento donne dello Spi-Cgil, dell’Anpi e della Fondazione “Società bellunese”, si svolgerà oltretutto nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’impiccagione dei dieci partigiani al Bosco delle Castagne. La scelta della data non è casuale e mira a mettere in risalto due momenti centrali della storia più recente del nostro paese: da una parte la ritrovata libertà frutto della lotta al nazi-fascismo e dall’altra la faticosa conquista dei diritti delle donne italiane. I venti mesi di lotta di liberazione rappresentarono infatti per molte di loro la prima occasione per affacciarsi alle vicende del mondo non più da semplici spettatrici o tutt’al più da comparse, ma come vere protagoniste. Un protagonismo che, come noto sarebbe stato nuovamente compresso negli anni immediatamente successivi, quando molte donne videro ridursi ancora una volta lo spazio di partecipazione fino a quando non ebbero riconosciuti pienamente tutti i diritti grazie alle lotte degli anni ’60 e ’70.
In questo senso la Resistenza rappresentò il primo banco di prova per molte donne e il primo passo verso la loro totale emancipazione. Il documentario che verrà presentato il 10 marzo a Belluno racconta, attraverso ricostruzioni storiche e numerose interviste, l’impegno di molte ragazze che forti delle loro convinzioni decisero di mettere a repentaglio la propria vita per il più alto ideale della libertà e dei diritti. A presentare il documentario, dopo i saluti delle autorità, saranno Laura Bellina e Laura Stancari che hanno collaborato alla sua realizzazione. Quindi la visione di un filmato che, attraverso la voce di dodici protagoniste tra cui spicca il nome di Tina Anselmi che fu nel 1976 la prima ministra donna in Italia, renderà ragione di un momento fondamentale della nostra storia recente ricostruendo le motivazioni che indussero tante donne a partecipare ala Resistenza, le azioni compiute, le emozioni e i drammi, fino alla gioia della Liberazione e alla delusione per le molte aspettative talvolta deluse. Un eroismo quotidiano e “naturale”, fondato su semplici gesti di solidarietà o su imprese difficili, che hanno talvolta comportato sofferenze e umiliazioni ma sempre dentro un percorso di libertà.
L’iniziativa, che si colloca anche dentro la cornice degli eventi pensati ed organizzati dal Comune di Belluno e altre realtà associative bellunesi in occasione del 70° anniversario del conferimento della Medaglia d’Oro alla città di Belluno per la lotta di Liberazione in provincia, è aperta a tutta la cittadinanza.