Economia, società, globalizzazione

Prende avvio venerdì 9 novembre un ciclo di tre incontri organizzati da Confindustria Belluno Dolomiti e Isbrec nel corso dei quali saranno presentati tre libri al centro dei quali ci sono mondo economico e società di oggi.

I rassegnati. L’irresistibile inerzia dei quarantenni

di Tommaso Labate
(Rizzoli, 2018)

venerdì 9 novembre, ore 18.00
Centro per la Storia e la Cultura d’impresa, via Mezzaterra, 78 – Belluno

L’autore: Cresciuto a Marina di Gioiosa Ionica dove vive fino i rassegnatial 1997, Tommaso Labate si trasferisce poi a Roma, dove si laurea in Scienze Politiche nel 2002. Nel 2004 inizia la carriera giornalistica presso Il Riformista, diretto da Antonio Polito. Collaborerà poi con numerose testate, da Vanity Fair a l’Unità. Dal 2012 lavora per il Corriere della Sera. Spesso ospite di talk show televisivi come opinionista, soprattutto alla Rai e a LA7. Nel 2015 è alla conduzione del programma di approfondimento In onda, insieme a David Parenzo. Dal 4 novembre 2015 conduce #CorriereLive, nuovo appuntamento di informazione settimanale in diretta streaming sul sito del Corriere della Sera. Da gennaio 2016 torna in tv su LA7 con il programma Fuori Onda, sempre insieme a David Parenzo.
Il libro: «Trentanove è il numero simbolo di una generazione fallita o sull’orlo del fallimento. Una generazione fregata dai padri, che pure avevano consegnato l’illusione che a un’infanzia felice e a un’adolescenza bellamente turbolenta sarebbero seguiti anni di benessere, serenità, sollievo, pace. Una generazione che non genera figli, come impietosamente fotografato da tutte le rilevazioni statistiche. Trentanove è l’età media del Rassegnato.»

L’ingresso è libero, ma è possibile prenotare il posto compilando l’apposito modulo cliccando qui.
visualizza la locandina qui

Gli altri appuntamenti

martedì 20 novembre, ore 18.00
Presentazione del libro L’economia italiana nell’età della globalizzazione di Vera Zamagni (Il Mulino, 2018)
presso Centro per la Storia e la Cultura d’impresa, via Mezzaterra, 78 – Belluno

Vera ZamagniL’autrice: Vera Zamagni insegna Storia economica all’Università di Bologna e al SAIS Europe della Johns Hopkins University. Con il Mulino ha pubblicato fra l’altro «Dalla periferia al centro» (1990), «Dalla rivoluzione industriale all’integrazione europea» (1999), «Introduzione alla storia economica d’Italia» (2008) e «Perché l’Europa ha cambiato il mondo» (2015).
Il libro: A differenza del modello anglosassone, basato sulla grande impresa e sulla standardizzazione del prodotto, l’economia italiana si caratterizza per il ruolo prevalente svolto dalla piccola impresa, dalle specificità territoriali, dai talenti relazionali e artistici, dalle eredità del passato . Individuando in questi tratti al tempo stesso la debolezza e la forza del nostro paese, il libro ripercorre gli ultimi settant’anni di storia economica italiana: : le politiche economiche e il contesto istituzionale, l’evoluzione dei principali dati macroeconomici, la forma del sistema produttivo (distretti, piccola e media industria, cooperative), e i fattori strategici per lo sviluppo, vale a dire il fattore umano e il capitale sociale e civile.

Giovedì 29 novembre, ore 18.00
Presentazione del libro Titanic. Il naufragio dell’ordine liberale di Vittorio Emanuele Parsi (Il Mulino, 2018)
presso Centro per la Storia e la Cultura d’impresa, via Mezzaterra, 78 – Belluno

L’autore: Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario dititanic Relazioni internazionali presso l’Università Cattolica di Milano e, dal 2002, professore nella Facoltà di Economia dell’Università della Svizzera Italiana. È direttore dell’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali ed editorialista di «Avvenire» e «Panorama». Tra le sue pubblicazioni, «La fine dell’uguaglianza» (Mondadori, 2012) e «Relazioni internazionali» (con altri autori; Il Mulino, 2012).
Il libro: A partire dagli anni Ottanta l’ordine globale neoliberale ha sostituito l’ordine liberale che governava il sistema internazionale dal secondo dopoguerra. Analogamente al Titanic, il mondo è stato portato su una rotta diversa e più pericolosa da quella segnata dall’incontro e bilanciamento di democrazia e mercato. Davanti ai nostri occhi si erge minaccioso un iceberg, le cui quattro facce si chiamano: declino della leadership americana ed emergere delle potenze autoritarie di Russia e Cina; minaccia del terrorismo; deriva revisionista della presidenza Trump; affaticamento delle democrazie strette tra populismo e tecnocrazia. Nonostante le sue difficoltà, solo l’Europa può ancora ristabilire la rotta originaria, a condizione di vincere la battaglia per riequilibrare la dimensione della crescita e quella della solidarietà.

L’ingresso è libero, ma è possibile prenotare il posto compilando l’apposito modulo cliccando qui.