La musica miracolosa. Storia del pianista del ghetto di Varsavia

Il Circolo Culturale Bellunese, in collaborazione con Isbrec, Fondazione Società Bellunese e Circolo Cultura e Stampa Bellunese, organizza il Concerto per la Memoria La musica miracolosa. Storia del pianista del ghetto di Varsavia che si terrà presso il Teatro comunale di Belluno martedì 31 gennaio alle ore 20.30. La voce narrante di Stefano Valanzuolo si alternerà all’esecuzione di musiche di Chopin, Liszt-Wagner, Debussy, Rachmaninov e Szpilman, eseguite al pianoforte da Francesco Nicolosi.
Ingresso: Interi: € 20; Soci del Circolo Culturale Bellunese e dell’Isbrec: € 15; Studenti: € 5
Per informazioni e prenotazioni: segreteriabelcircolo@gmail.com
Dei 450.000 ebrei rinchiusi nel ghetto di Varsavia dai tedeschi, dopo l’invasione del 1939, ne rimasero in vita soltanto 20.000. Tra i sopravvissuti, anche un pianista compositore: Wladyslaw Szpilman, detto Wladek. A evitargli la morte sarebbe stato un ufficiale tedesco catapultato dal caso tra le macerie della capitale polacca. Un nemico cioè, un carnefice miracolosamente folgorato da un lampo di umanità e di rispetto verso l’arte e la musica. Tuttavia, a salvare la vita a Szpilman non fu solo quell’ufficiale, ma anche la tenacia stessa con la quale il pianista seppe non arrendersi, la sua forza di volontà, il desiderio incorruttibile di vivere, unico superstite della propria famiglia.
Lo spettacolo La musica miracolosa racconta la storia possibile di un uomo sopravvissuto all’orrore grazie al suo amore grande per la musica, per il pianoforte, per Chopin. In una parola: perla vita.
Dal 1989 Stefano Valanzuolo è critico musicale del quotidiano Il Mattino. Da anni è presente su Radio3 con i programmi Radio3 Suite e WikiMusic. Collabora con il mensile Sistema Musica e con “I quaderni dell’Associazione Scarlatti” (Libreria Musicale Italiana). Dal 2020 è direttore responsabile della rivista di spettacolo Live – Performing&Arts. È autore di soggetti e libretti di tre opere.
Laureatosi giovanissimo con lode presso il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” della sua città, Francesco Nicolosi si perfeziona a Napoli con Vincenzo Vitale, didatta tra i più illustri della tradizione pianistica italiana e ben presto ne diventa uno dei migliori allievi. Nel 1980 riceve due premi che segneranno il suo destino artistico: al Concorso Pianistico Internazionale di Santander e al Concorso Internazionale d’Esecuzione Musicale di Ginevra: prende così avvio una carriera internazionale che lo consacra come uno dei pianisti più interessanti della sua generazione. Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo e ha effettuato tournée in Europa, Russia, Stati Uniti, Canada, Messico, Argentina, Giappone, Cina ecc.
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