Il sentiero degli eroi – in fuga con Bill Tilman sulle Dolomiti

Nel quadro della prossima edizione di Oltre le vette,
si svolgerà la rappresentazione dello spettacolo

Il sentiero degli eroi – in fuga con Bill Tilman sulle Dolomiti

con
Marco Albino Ferrari
musiche dal vivo di
Denis Biasion

domenica 16 ottobre, ore 21.00
presso il Teatro Comunale di Belluno

tilman002È una delle più drammatiche odissee vissute in alta montagna nel corso del Novecento, paragonabile alle celebri vicende dell’epica dell’alpinismo, come quelle di Bonatti, di Joe Simpson sul Siula Grande, o di Andreas Heckmair sull’Eiger. Ma la prova di sopravvivenza di Bill Tilman e dei suoi impreparati compagni sulla Nord del Monte Ramezza nell’ottobre ’44 si colloca in un contesto controverso e poco noto, di cui è rimasta traccia in un magnifico percorso a piedi nelle Dolomiti Bellunesi, l’Alta Via Tilman, da Falcade ad Asiago in dieci tappe. La figura di Bill Tilman è molto nota a Belluno, e non solo tra gli storici, tanto che, in passato, Oltre le vette ha proiettato un film a lui dedicato e la toponomastica cittadina lo ricorda con il nome di un viale nel quartiere di Cavarzano.

La vicenda è davvero epica. Mezzanotte di giovedì 31 agosto 1944. Di fronte a Bill Tilman – tra i più forti alpinisti in circolazione, l’uomo che a quell’epoca ha toccato la vetta più alta mai raggiunta (i 7816 metri del Nanda Devi) – si spalanca il portellone dell’aereo. Sta per lanciarsi nel buio insieme ai suoi tre compagni, con le tasche gonfie di lire utili a finanziare la Resistenza. È un lancio alla cieca, con alte probabilità di rimanere feriti nell’impatto al suolo. E infatti qualcuno di loro non ce la farà a proseguire nella lunga marcia attraverso le montagne, tra imboscate, fughe notturne e bufere che sembrano non avere fine.

Tallonati dai nazisti, rimarranno nascosti su una cengia a picco nel vuoto, con la tormenta che infuria, e le voci dei loro inseguitori che, ignari, si aggirano dietro una roccia. Dopo tre lunghi giorni senza mangiare né aver trovato riparo, inizierà finalmente la marcia verso la salvezza (nei luoghi dove oggi corre la “Via Tilman”: 190 chilometri di sentieri tra Falcade e Asiago).  Dopo la guerra, Tilman continuerà a dedicarsi all’esplorazione e compirà la prima traversata dello Hielo Continental, in Patagonia. Nel 1977, allo scopo di festeggiare il suo ottantesimo compleanno, si spingerà verso l’Antartide con una delle sue piccole imbarcazioni salvate dalla discarica e adattate alla navigazione d’altura. Non lo rivedranno più, sparito per sempre nei mari più tempestosi del mondo.

Una storia incredibile, eppure veramente accaduta, ripercorsa lungo un travolgente filo narrativo nel monologo di Marco Albino Ferrari, con le musiche dal vivo di Denis Biason. Lo spettacolo ha già avuto importanti successi in Italia, in particolare durante l’ultimo Trento Film Festival e, visto il gradimento del pubblico e della critica, dal 13 ottobre è in vendita il volume scritto dallo stesso Marco Albino Ferrari che ricostruisce la vicenda, edito da Rizzoli.

Ingresso a pagamento: intero 10 €, ridotto studenti, soci Cai e Fai 8€ con tessera esibita.
Prevendita dall’1 ottobre al recapito Fondazione Teatri Dolomiti presso Porta Dojona – Via Mezzaterra negli orari di apertura.

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