Il 24 gennaio 2019 è stata licenziata la legge regionale n. 5 che prevede l’istituzione della “Giornata in ricordo della tragedia del Vajont” e del riconoscimento “Memoria Vajont”. Da quest’anno dunque anche le istituzioni regionali intendono ricordare ufficialmente la più grave sciagura provocata dall’uomo in tempo di pace. In questo contesto l’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea e l’associazione culturale Tina Merlin organizzano l’incontro L’avvocato del Vajont. Sandro Canestrini, che si terrà lunedì 23 settembre alle ore 17,30 presso l’aula magna dell’Istituto “Catullo” in via Garibaldi 10, a Belluno.
L’appuntamento intende tornare sulla figura di Sandro Canestrini (Rovereto, 3 febbraio 1922 – Egna, 4 marzo 2019), avvocato trentino, che fece parte del collegio difensivo di parte civile nel processo ai responsabili della strage del 9 ottobre 1963. Il 23 settembre 1969 (dunque esattamente 50 anni fa), Canestrini pronunciò la propria arringa che venne poi pubblicata in quello stesso anno col titolo Vajont. Genocidio di poveri e riedita nel 2003. In quelle pagine dense, tese a dimostrare le responsabilità degli imputati, “l’avvocato del Vajont” pronunciò una pesantissima accusa alle logiche del potere e del profitto che finiscono col prevaricare gli interessi delle comunità. Ma Sandro Canestrini fu una figura di spicco nella sua vita professionale anche in numerosi altri ambiti, essendosi occupato nel tempo di mafia, terrorismo, diritti civili ecc.. A pochi mesi dalla sua scomparsa sembra dunque opportuno ritornare su una delle figure più significative di una storia che rappresenta uno autentico spartiacque per la provincia di Belluno.
L’Incontro vedrà la partecipazione di Adriana Lotto, che introdurrà e coordinerà gli interventi dell’avvocato Nicola Canestrini, figlio di Sandro, e dell’avvocato Franco Tandura. L’appuntamento sarà arricchito da letture tratte da Vajont. Genocidio di poveri, curate da Guido Beretta, regista e conduttore radiofonico, che verranno analizzate e commentate dai relatori. È infine prevista la proiezione del filmato della lettura della sentenza al processo Vajont.
L’iniziativa, sostenuta dall’Ordine degli Avvocati di Belluno e patrocinata dai Comuni di Longarone, Erto-Casso e Vajont, è valida come incontro di formazione per docenti di ogni ordine e grado. L’Ordine degli Avvocati, inoltre, riconoscerà 2 crediti agli avvocati del foro di Belluno che parteciperanno all’incontro.