L’industrializzazione del comprensorio del Vajont

Nel quadro delle celebrazioni per il 56° anniversario della tragedia del Vajont, sabato 12 ottobre, alle ore 10.00, a Longarone presso il centro culturale, verrà presentato il libro di Agostino Amantia L’industrializzazione del comprensorio del Vajont. Intervento speciale, ricostruzione economica e sviluppo dopo la catastrofe (1963-2000). Dopo i saluti delle autorità, accanto all’autore interverrà Giuseppe Luigi Fontana.

libro amantiaFrutto di una ricerca originale nata all’interno dell’Isbrec e condotta dall’autore su fonti inedite, questo volume propone un quadro organico e articolato del processo di ricostruzione economica che si realizza nel Bellunese dopo la catastrofe del Vajont del 9 ottobre 1963. Introdotto da un ampio saggio di Giovanni Luigi Fontana, che traccia il «difficile percorso» dell’industria in montagna, il volume prende le mosse dallo stato della società locale all’inizio degli anni Cinquanta, di cui evidenzia la fragilità economica e la condizione di sottosviluppo originata dal drenaggio di uomini e risorse cui era sottoposta. Quindi si concentra sui due momenti chiave del processo di industrializzazione: quello promosso dal basso dalle comunità locali, che prende forma alla vigilia della catastrofe e trova nel consorzio dei comuni del Bim Piave il canale di attuazione, e quello perseguito dal legislatore dopo la catastrofe attraverso il Consorzio per il nucleo di industrializzazione della provincia di Belluno. Di questa esperienza di politica territoriale e industriale, che si sviluppa tra gli anni Sessanta e Novanta, vengono ripercorse le fasi salienti, seguendo l’iter di elaborazione della legislazione speciale, la messa in opera del processo di ricostruzione e il flusso di imprese che si insediano nelle diverse sedi del nucleo.

Agostino Amantia è stato direttore dell’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Si occupa di problematiche legate allo sviluppo locale, con particolare riferimento alla montagna bellunese. Su questo tema ha curato con Antonio Lazzarini «La “questione montagna” in Veneto e Friuli tra Otto e Novecento: percezioni, analisi, interventi» (Belluno, 2005).