Venerdì 27 ottobre, alle ore 20.30, presso la biblioteca comunale di Ponte nelle Alpi in sala “Tina Merlin”, avrà luogo la presentazione del libro di Ugo De Grandis Madre Luisa Arlotti. Canossiana, infermiera, partigiana (2016). L’iniziativa, promossa da Biblioteca delle Migrazioni “Dino Buzzati”, Isbrec, Fidapa-BPW Italy, Comitato Pollicino e Famiglia ex emigranti di Ponte nelle Alpi e patrocinata da Comune di Ponte nelle Alpi e Associazione Bellunesi nel Mondo, intende riscoprire una speciale emigrata bellunese. Suora canossiana, madre Luisa Arlotti (Belluno 1904, Poiano di Valpantena 1988) occupa un posto di rilievo nella storia della Resistenza scledense e altovicentina. Giunta a Schio nel maggio 1928, entrò in servizio presso l’asilo “Rossi” di via Pasubio, diventando ben presto la Direttrice, circondata dalla stima e dall’affetto di quanti ebbero modo di conoscerla.
L’occasione per realizzare pienamente la professione di fede e gli studi infermieristici giunse nel giugno 1944, quando, in virtù dell’accordo di collaborazione stretto tra il Comando della Brigata “Garemi” e la Direzione del lanificio “Rossi”, furono affidati alle sue cure due giovani partigiani gravemente feriti nello scontro a fuoco avvenuto a Vallortigara. All’insaputa delle consorelle e incurante degli spioni che l’avevano denunciata ai tedeschi, nei tre mesi successivi madre Luisa proseguì la sua opera di assistenza ospitando all’interno dell’asilo altri partigiani ed ex prigionieri alleati bisognosi di cure, che venivano condotti dai partigiani territoriali. Tradita da un aviatore francese, fu arrestata, trattenuta in carcere per quattro mesi, durante i quali fu sottoposta a stringenti interrogatori che non riuscirono a farle rivelare i nomi di quanti avevano collaborato con lei.
Dopo la Liberazione, la sua compromissione con la Resistenza le costò una lunga sequela di trasferimenti di sede da un capo all’altro della penisola, che lei accettò con rassegnazione e dignità. Ritornata a Schio per un periodo di riposo, nel 1975 madre Luisa fu insignita della nomina di Cavaliere della repubblica per meriti resistenziali.
L’autore: Ugo De Grandis (Schio 1959) coltiva sin dall’adolescenza la passione per i “ribelli”, per gli uomini e le donne che in tutti i tempi e in tutte le latitudini non hanno esitato ad impugnare le armi per combattere le ingiustizie, i soprusi, le dittature. Ha al suo attivo diverse monografie sulla storia delle Brigate “Garemi”, pubblicate nell’ambito della collana dei “Quaderni di storia e di cultura scledense” e i seguenti volumi: Angelo Zanellato. Sette anni in divisa. diario di un vicentino, dalla ritirata di Russia alle scuole antifasciste sovietiche (2006), Il “caso” Sergio.La ricostruzione di un movimento secessionista nel cuore delle Brigate “Garemi” (2008), Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio. Biografia di Antonio Tessaro (Marano Vicentino 1911-Sierra de Caballas 1938) (2008), Vallortigara – giugno 1944. un episodio emblematico della resistenza altovicentina (2010), Malga Silvagno. Il giorno nero della Resistenza vicentina (2010), Ribelli! Passione e rabbia lungo le rive del Leogra (2012), Elemento Pericoloso. Inquisizione e deportazione nella Schio di Salò 1943-1945 (2014), Il rastrellamento di Vallortigara. Sei itinerari alla riscoperta di un episodio emblematico della Resistenza altovicentina ( 2015)
La cittadinanza è invitata a partecipare
Programma
Introduzione di Patrizia Burigo (Vice presidente Associazione Bellunesi nel Mondo)
Saluto di Paolo Vendramini (Sindaco di Ponte nelle Alpi)
interventi di
Lucia Buzzatti (Presidente della Fidapa Bpw Italy)
Morena Pavei (Presidente dell’Associazione Pollicino – Un sorriso per i bambini della Romania)
Paola Salomon (Presidente dell’Isbrec)
Fulvio De Pasqual (Presidente della Famiglia Ex emigranti di Ponte nelle Alpi)
presenta il libro Gioachino Bratti (Presidente della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”)
intervento dell’autore Ugo De Grandis
Dibattito
INFO
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