Zone di guerra, geografie di sangue

Gli Istituti della Resistenza di Belluno, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, il Centro di Ateneo per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Padova, il Centro Studi Ettore Luccini di Padova, L’Istituto per la storia e le memorie del ‘900 “Parri” dell’Emila Romagna e l’Anpi organizzano la presentazione del volume Zone di guerra, geografie di sangue. L’atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945), a cura di Gianluca Fulvetti e Paolo Pezzino (Il Mulino, Bologna 2016).
l’incontro si terrà il 30 maggio 2017 alle ore 16.00 a Padova, presso l’Aula Bortolami, Palazzo Jonoch – Università di Padova, Dipartimento di Scienze Storiche, in Via del Vescovado 30.

Programma:
Coordina:
GIULIA ALBANESE
Intervengono:
LUTZ KLINKHAMMER e FILIPPO FOCARDI
Saranno presenti i curatori e alcuni autori

zone di guerra, geografie di sangueIl libro che verrà presentato rappresenta l’esito conclusivo del progetto triennale finanziato dal Fondo italo-tedesco per il futuro, voluto dal governo della Repubblica Federale di Germania. Tal progetto prevedeva un poderoso lavoro di ricerca realizzato da Anpi e Intituto Nazionale “Ferruccio Parri” (ex Insmli) con il contributo degli Istituti storici della Resistenza italiani, mirante a ricostruire e restituire in un’unico grande archivio gli episodi di violenza compiuti da fascisti e nazisti in Italia tra il 1943 e il 1945. La consultazione della banca dati è possibile all’indirizzo www.straginazifasciste.it.
Il libro che verrà presentato a Padova raccoglie gli interventi di numerosi storici italiani che si sono confrontati con il tema.

visualizza la locandina qui

Dalla quarta di copertina:
Oltre a stragi tragicamente note, come quelle di Monte Sole e di Sant’Anna di Stazzema, il periodo compreso fra l’8 settembre del 1943 e la fine della guerra ha visto cadere sotto il fuoco tedesco e fascista un grande numero di italiani, in larga misura cittadini estranei alla lotta partigiana, vittime di rastrellamenti o rappresaglie, ma in parte anche antifascisti e partigiani inermi, già catturati e disarmati ed eliminati in una spietata politica del terrore. Molti di questi episodi non erano stati finora indagati a fondo, mentre da una loro valutazione complessiva e comparazione è possibile dedurre informazioni sulle strategie di guerra dei tedeschi e sul ruolo dei fascisti repubblicani. Risultato di un censimento svolto su oltre cinquemila casi di violenza perpetrati ai danni della popolazione civile e dei partigiani inermi, questo volume fornisce una mappa completa e ragionata delle stragi che hanno insanguinato l’Italia, analizzandole dal punto di vista geografico e storiografico. Accanto alla ricostruzione degli avvenimenti, sono presi in esame i contesti nei quali le stragi ebbero luogo, il ruolo dei responsabili, le dinamiche delle azioni partigiane, le strategie di sopravvivenza dei civili, ponendo in rilievo i nessi fra i singoli episodi e gli obiettivi dell’esercito tedesco in Italia. «Zone di guerra, geografie di sangue» mette a disposizione di studiosi, studenti e interessati alla storia nuove informazioni e interpretazioni sulla «guerra ai civili».

I curatori:
Gianluca Fulvetti, ricercatore di Storia contemporanea all’Università di Pisa, è stato direttore dell’Istituto della Resistenza di Lucca ed è membro del Comitato scientifico dell’Insmli (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia). Si occupa da anni della storia della società italiana durante la Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento alle violenze di guerra e al ruolo delle istituzioni ecclesiastiche.
Paolo Pezzino, già professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Pisa, negli ultimi anni si è occupato prevalentemente di massacri di civili nella Seconda guerra mondiale. Con il Mulino ha pubblicato, fra gli altri, «Anatomia di un massacro» (2007), «Sant’Anna di Stazzema» (2013) e, assieme a Luca Baldissara, «Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole» (2009).

Indice del volume:

Presentazione, di Claudio Silingardi e Carlo Smuraglia
Premessa, di Susanne Wasum-Rainer
Prefazione, di Gianluca Fulvetti e Paolo Pezzino

PARTE PRIMA: LA RICERCA E I SUOI RISULTATI: IL QUADRO NAZIONALE
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, di Paolo Pezzino e Gianluca Fulvetti

Appendici
Cronografia. Territori e fasi della politica del massacro, di Chiara Dogliotti
Tabelle su tipologie

PARTE SECONDA: INTERPRETAZIONI
I tedeschi e la guerra ai civili in Italia, di Carlo Gentile
La violenza dei fascisti repubblicani. Fra collaborazionismo e guerra civile, di Toni Rovatti
Il massacro come strategia di guerra, la violenza come forma di dominio dello spazio, di Luca Baldissara

PARTE TERZA: FASI E TEMPI
Il Sud, di Giuseppe Angelone e Isabella Insolvibile
La linea Gustav, di Enzo Fimiani e Tommaso Baris

Le ritirate
L’Italia centrale, estate 1944, di Francesco Fusi
13 giorni di sangue. L’Italia settentrionale e il Veneto, 23 aprile-6 maggio 1945, di Federico Melotto 

La linea Gotica
Le stragi sulla linea Gotica, di Chiara Donati e Maurizio Fiorillo
Le retrovie della Gotica: «Lotta alle bande» e stragi nelle valli dell’Appennino emiliano, di Marco Minardi

L’ultimo inverno
Drȏle de guerre e guerra civile nel Nord-ovest, di Chiara Dogliotti
Uno sguardo a Nord-est, di Marco Borghi

PARTE QUARTA: LUOGHI
Tra città e montagna
Guerra ai civili e ai partigiani fra Torino e Genova, di Barbara Berruti, Chiara Colombini e Andrea D’Arrigo
Repressione e controllo del territorio nel Piemonte meridionale, di Nicoletta Fasano e Mario Renosio

Tra città e pianura
Gappismo, sappismo e guerra civile in Lombardia, di Luigi Borgomaneri
Repressione politica tra città e pianura in Emilia Romagna, di Roberta Mira

Retrovie del fronte e aree di confine
Strategie della violenza nelle retrovie, tra Veneto e Zone di operazioni (1943-1945), di Irene Bolzon
Operationszone Adriatisches Kiistenland, di Giorgio Liuzzi
Ai confini del Reich: l’Alpenvorland, di Lorenzo Gardumi